giovedì 11 ottobre 2012

Tutti i santi giorni, le recensioni. Luca Marra per it.ibtimes.com

Il link

Il nuovo lavoro di Virzì è una commedia sincera intima sulla vita di due giovani ragazzi e la loro voglio di combattere per l'amore e la vita. Tutti i santi giorni.
I protagonisti di "Tutti i santi giorni": da sinistra Thony e Luca Marinelli
C'è un portiere di notte, Guido, che sa tutto sui santi ed è un grandissimo studioso della cultura classica. Capelli lunghi, sguardo timido e stralunato, educato all'inverosimile. Tornato da lavoro, ogni giorno Guido saluta Antonia, la sua ragazza, spigliata, siciliana con un talento da musicista, pronta per il lavoro all'autonoleggio. I due prendono il caffè e fanno l'amore, tutti i santi giorni, finché i tentativi di un figlio che non arriva e la forza della vita non li metteranno alla prova.
Paolo Virzì adatta il romanzo di Simone Lenzi, La generazione, con i suoi stilemi del mestiere: il racconto di gioventù, l'originale ironia, i comprimari incisivi (stavolta tocca ai medici), l'uso del livornese con la celebre espressione "a modino" e soprattutto una grande voglia d'umanità attraverso la lente cinematografica della commedia agrodolce. C'è un rischio concreto dunque che Virzi tenda un poco all'autoripetizione di tempi e modi del suo cinema ma con una certa grazia, il regista livornese evita la copia dei suoi lavori precedenti come Tutta la vita davanti.
Complice la forza di due attori azzeccati, Luca Marinelli, grande volto e mimica, e Thony, cantante emergente, autrice delle musiche e calzatissima nel ruolo di Antonia, Tutti i santi giorni diventa un bel racconto in immagini e sensazioni di una donna che "si sente scaduta" poco dopo i trenta e del suo uomo dolce e innamorato con una grande voglia di supportare la sua ragazza, lunare ed estroversa. Nonostante la formula collaudata del suo racconto, Virzì, che ha scritto il film con Francesco Bruni e lo stesso Lenzi, dà grande originalità alla routine precaria di due giovani oggi. Ai tempi della crisi economica e sociale è un po' più difficile essere ragazzi, padri e madri esordienti  e la  tanta sincerità e leggerezza del racconto di vita di Tutti i santi giorni  promuove la pellicola: una convinta e sentita storia di speranze e intimità di una generazione italiana e giovane che, nonostante tutto, cerca il suo posto nel mondo.

Nessun commento:

Posta un commento