giovedì 16 febbraio 2012

Futura Francesca: le storie vincitrici. Angelomo

La storia di Angelomo

La piccola Francesca non ha regole, o almeno fa di tutto per non rispettarle. Vivace come poche sanno esserlo, è la gioia di tutti, anche quando combina qualche guaio! Il suo è un mondo fantastico, pieno di emozioni e di grandi viaggi. Poco importa se rimarrà lontana da casa per qualche giorno senza i suoi giocattoli, l'importante è dormire nel lettone con mamma e papà e rubare di tanto in tanto quella scatola magica, che con un dito apre le sue fantasie! Quel pulsante colorato in alto a sinistra, è la chiave della curiosità di Franceca: quello scorrere veloce delle fotografie la rende allegra mentre i genitori nascosti dietro la porta, la osservano ed immaginano quale futuro possa accoglierla, forse un fututo di grandi progetti e di tante soddisfazioni.
Sono le 8:00,e dalla stanza entra un piccolo bagliore di sole. E' primavera e le belle giornate incominciano a farsi vedere. Francesca fa solo finta di dormire, ha gli occhi chiusi ma è sveglia da un bel pò, anzi forse non ha mai dormito..Sul comodino lo smartphone segnala un nuovo messaggio. Francesca fa finta di niente, si gira, si copre con la coperta, poi decide: prende lo smartphone e proietta sul muro il messaggio. Appare la foto del Big Ben ed una voce di sottofondo le chiede: allora, hai deciso? Francesca vorrebbe urlare al mondo intero la sua confusione ma non può, i suoi genitori dormono. Basta: avvicina il display all'occhio, scansione della pupilla ed il pagamento è autorizzato. Londra arrivo! La valigia era pronta, è sempre stata li, sotto il letto.
Perché quando si cerca qualcosa non si sa mai dove trovarla? Eppure abito in 50 m/q, non dovrebbe essere difficile! Francesca ha un appuntamento importante. La società per cui lavora le ha promesso un posto ai piani alti, ma dovrà fare prima i conti con la commissione esterna. Fare bella figura? Sicuramente! Tocca lo specchio touchscreen e sfiora velocemente tutti gli abiti nell'armadio. Questo nero? Vediamo un pò come va? Con una riproduzione in 3D lo indossa virtualmente, è perfetto! Francesca tira un sospiro e chiude gli occhi: è il mio momento, il sogno che tanto aspettavo, devo farcela! Se tutto andrà bene, la prima cosa che comprerò sarà uno specchio a led, che mi farà sicuramente più magra! Indossa il cappotto, gli occhiali con navigatore e giù per le scale..
Francesca è stata sempre convinta di una cosa: viaggiare fa bene al corpo e alla mente! Adesso che la vita le da una nuova opportunità non si tira indietro e dopo aver vissuto per ben 18 anni a Londra, New York l'attende a braccia aperte. P.c.o.m, il suo personal robot era già li, intento a pianificare i suoi nuovi programmi lavorativi e a gestire gli ultimi ritocchi di una casa sognata per tanti anni. All'improvviso il suo led da polso si illumina di rosso, era la sua Alfa 2700 che le ricordava il traffico intenso che avrebbero trovato fra circa 20 minuti. Francesca si guarda attorno, la vita è troppo breve, sente ancora il bisogno di sognare e di emozionarsi come la prima volta. La porta si chiude, entra in auto, si accomoda: portami in Central Park. Addio Londra.
Domenica di pioggia e di forte vento. Francesca è affacciata alla finestra, questo tempo la rende un pò apatica. Decide allora di fare una sorpresa ai suoi genitori e dallo schermo oled del salotto, apre una video chat con Roma, dove si trovano con i suoi cari. All'improvviso una finestra di dialogo si apre in alto a sx, era Davide suo collega e carissimo amico: "Un caffé insieme per dimenticare questa pioggia?" Francesca non può dire di no, anche perchè sperava tanto che si facesse sentire. Così dopo aver salutato i parenti, detta un messaggio vocale con l'appuntamento mentre P.c.o.m. prenota subito il solito tavolo all'angolo della strada, lo stesso posto dove Francesca e Davide si videro per la prima volta. Non è più un'adolescente, ma è bello sentirsi tale...
Se la vita è fatta di sogni, allora preferisco non sognare: Francesca è una donna matura, ha vissuto intensamente tutte le sue idee. Adesso che, non le manca niente e ha ottenuto tutto dalla vita, una famiglia, l'idipendenza, le soddisfazioni lavorative, sente dentro di se, una voglia di evadere, di scappare da tutti. Forse inconsciamente sa quello che vuole, ma al solo pensiero di non poter realizzare quel piccolo sogno tenuto nascosto, la svuota dentro. Basta, ho deciso! Francesca chiama Davide e la figlia Luisa in cucina: non voglio essere capita, ma sento il bisogno di aiutare chi sta male, questa sera parto per l'Africa, li c'è chi ha bisogno di me, starò via per poco. Si abbracciano, non temete,saremo sempre in cotatto, con la webled o con la mente,non importa.
Sono passati 10 anni da quando Francesca ha deciso di partire per l'Africa. Il suo è un viaggio alla ricerca di se stessa. Non ha mai abbandonato la famiglia, per 6 mesi, ogni anno, ritorna a casa per stare accanto alla figlia e a Davide. Nonostante i grandi passi tecnologici che si sono raggiunti, c'è sempre bisogno dell'impegno fisico. Francesca mette le sue capacità a servizio di chi ne ha bisogno, così ogni mattina, visita i bambini e con dei raggi infrarossi che percorrono il corpo ed il riconoscimento gesture tramite guanti in policarbonato, muove su di loro una tavola X-AMOLED e si accerta del loro stato fisico. Per chi ne ha bisogno, applica un piccolo cerotto sul palmo della mano per garantire al corpo la giusta dose di vitamine. Francesca qui è felice e ogni volta che ne ha bisogno, estrae dalla tasca una vecchia foto del 2011, con i suoi genitori ed il suo primo regalo un tablet Android. Deve a loro, al loro amore se adesso sa che la tecnologia non è solo un vanto ma un bene prezioso. Francesca si sente rinata, chiude gli occhi, questa sono io...


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