La storia di Angelomo
La piccola Francesca non ha regole, o almeno fa di tutto per non
rispettarle. Vivace come poche sanno esserlo, è la gioia di tutti, anche
quando combina qualche guaio! Il suo è un mondo fantastico, pieno di
emozioni e di grandi viaggi. Poco importa se rimarrà lontana da casa per
qualche giorno senza i suoi giocattoli, l'importante è dormire nel
lettone con mamma e papà e rubare di tanto in tanto quella scatola
magica, che con un dito apre le sue fantasie! Quel pulsante colorato in
alto a sinistra, è la chiave della curiosità di Franceca: quello
scorrere veloce delle fotografie la rende allegra mentre i genitori
nascosti dietro la porta, la osservano ed immaginano quale futuro possa
accoglierla, forse un fututo di grandi progetti e di tante
soddisfazioni.
Sono le 8:00,e dalla stanza entra un piccolo bagliore di sole. E'
primavera e le belle giornate incominciano a farsi vedere. Francesca fa
solo finta di dormire, ha gli occhi chiusi ma è sveglia da un bel pò,
anzi forse non ha mai dormito..Sul comodino lo smartphone segnala un
nuovo messaggio. Francesca fa finta di niente, si gira, si copre con la
coperta, poi decide: prende lo smartphone e proietta sul muro il
messaggio. Appare la foto del Big Ben ed una voce di sottofondo le
chiede: allora, hai deciso? Francesca vorrebbe urlare al mondo intero la
sua confusione ma non può, i suoi genitori dormono. Basta: avvicina il
display all'occhio, scansione della pupilla ed il pagamento è
autorizzato. Londra arrivo! La valigia era pronta, è sempre stata li,
sotto il letto.
Perché quando si cerca qualcosa non si sa mai dove trovarla? Eppure
abito in 50 m/q, non dovrebbe essere difficile! Francesca ha un
appuntamento importante. La società per cui lavora le ha promesso un
posto ai piani alti, ma dovrà fare prima i conti con la commissione
esterna. Fare bella figura? Sicuramente! Tocca lo specchio touchscreen e
sfiora velocemente tutti gli abiti nell'armadio. Questo nero? Vediamo
un pò come va? Con una riproduzione in 3D lo indossa virtualmente, è
perfetto! Francesca tira un sospiro e chiude gli occhi: è il mio
momento, il sogno che tanto aspettavo, devo farcela! Se tutto andrà
bene, la prima cosa che comprerò sarà uno specchio a led, che mi farà
sicuramente più magra! Indossa il cappotto, gli occhiali con navigatore e
giù per le scale..
Francesca è stata sempre convinta di una cosa: viaggiare fa bene al
corpo e alla mente! Adesso che la vita le da una nuova opportunità non
si tira indietro e dopo aver vissuto per ben 18 anni a Londra, New York
l'attende a braccia aperte. P.c.o.m, il suo personal robot era già li,
intento a pianificare i suoi nuovi programmi lavorativi e a gestire gli
ultimi ritocchi di una casa sognata per tanti anni. All'improvviso il
suo led da polso si illumina di rosso, era la sua Alfa 2700 che le
ricordava il traffico intenso che avrebbero trovato fra circa 20 minuti.
Francesca si guarda attorno, la vita è troppo breve, sente ancora il
bisogno di sognare e di emozionarsi come la prima volta. La porta si
chiude, entra in auto, si accomoda: portami in Central Park. Addio
Londra.
Domenica di pioggia e di forte vento. Francesca è affacciata alla
finestra, questo tempo la rende un pò apatica. Decide allora di fare una
sorpresa ai suoi genitori e dallo schermo oled del salotto, apre una
video chat con Roma, dove si trovano con i suoi cari. All'improvviso una
finestra di dialogo si apre in alto a sx, era Davide suo collega e
carissimo amico: "Un caffé insieme per dimenticare questa pioggia?"
Francesca non può dire di no, anche perchè sperava tanto che si facesse
sentire. Così dopo aver salutato i parenti, detta un messaggio vocale
con l'appuntamento mentre P.c.o.m. prenota subito il solito tavolo
all'angolo della strada, lo stesso posto dove Francesca e Davide si
videro per la prima volta. Non è più un'adolescente, ma è bello sentirsi
tale...
Se la vita è fatta di sogni, allora preferisco non sognare:
Francesca è una donna matura, ha vissuto intensamente tutte le sue idee.
Adesso che, non le manca niente e ha ottenuto tutto dalla vita, una
famiglia, l'idipendenza, le soddisfazioni lavorative, sente dentro di
se, una voglia di evadere, di scappare da tutti. Forse inconsciamente sa
quello che vuole, ma al solo pensiero di non poter realizzare quel
piccolo sogno tenuto nascosto, la svuota dentro. Basta, ho deciso!
Francesca chiama Davide e la figlia Luisa in cucina: non voglio essere
capita, ma sento il bisogno di aiutare chi sta male, questa sera parto
per l'Africa, li c'è chi ha bisogno di me, starò via per poco. Si
abbracciano, non temete,saremo sempre in cotatto, con la webled o con la
mente,non importa.
Sono passati 10 anni da quando Francesca ha deciso di partire per
l'Africa. Il suo è un viaggio alla ricerca di se stessa. Non ha mai
abbandonato la famiglia, per 6 mesi, ogni anno, ritorna a casa per stare
accanto alla figlia e a Davide. Nonostante i grandi passi tecnologici
che si sono raggiunti, c'è sempre bisogno dell'impegno fisico. Francesca
mette le sue capacità a servizio di chi ne ha bisogno, così ogni
mattina, visita i bambini e con dei raggi infrarossi che percorrono il
corpo ed il riconoscimento gesture tramite guanti in policarbonato,
muove su di loro una tavola X-AMOLED e si accerta del loro stato fisico.
Per chi ne ha bisogno, applica un piccolo cerotto sul palmo della mano
per garantire al corpo la giusta dose di vitamine. Francesca qui è
felice e ogni volta che ne ha bisogno, estrae dalla tasca una vecchia
foto del 2011, con i suoi genitori ed il suo primo regalo un tablet
Android. Deve a loro, al loro amore se adesso sa che la tecnologia non è
solo un vanto ma un bene prezioso. Francesca si sente rinata, chiude
gli occhi, questa sono io...
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