sabato 31 marzo 2012

Lindt, la storia. Seconda parte.

1905: Dolce gusto, affari amari
A poco più di due anni dall’acquisizione dell’innovativa tecnica segreta del "concaggio" inventata dal Rodolphe Lindt la seconda edizione di una delle più importanti guide dedicate al cibo, il "Die Schokoladenfabrikation" pubblicò e descrisse le qualità del “chocolat fondant” prodotto mediante il concaggio.
Nel 1905 Rodolphe Lindt ed il suoi parenti August e Walter Lindt sciolsero la società a causa delle differenti opinioni sul modo di gestire il business.
Subito dopo August e Walter aprirono una nuova fabbrica di cioccolato la "A. & W. Lindt" a Berna, in chiaro contrasto con l’accordo firmato. Fu cosi che Sprüngli li citò in giudizio e dopo, molte spese e tensioni da parte sua, finalmente riuscì nel 1928 a liquidare e far sciogliere in modo definitivo la società.
Oggi sappiamo che tutti quegli sforzi sono stati ampiamente ripagati: il marchio LINDT da solo valeva il prezzo pagato, senza poi considerare tutte le conoscenze e capacità che ne erano alla base.

1915: La crescita del cioccolato svizzero, in tutto il mondo


Nei primi 20 anni del nuovo secolo l'industria svizzera del cioccolato sperimentò un notevole sviluppo; in questo sviluppo Lindt & Sprüngli giocò un importante ruolo di primaria importanza. Intorno al 1915 la società esportava circa i tre quarti della sua produzione di cioccolato in almeno 20 paesi in tutto il mondo.

1920-1945: il successo del migliore cioccolato in un periodo di crisi


Negli anni a cavallo tra il 1920 ed il 1945 la società dovette affrontare sfide importanti. Il protezionismo globale e le crisi economiche degli anni venti e trenta causarono perdite generalizzate in tutti i mercati internazionali; la Chocoladefabriken Lindt & Sprüngli AG dovette così riorganizzarsi completamente concentrandosi sul mercato svizzero, che dava segni di un lento sviluppo.
La Seconda Guerra mondiale diede luogo a forti restrizioni nelle importazioni dello zucchero e del cacao, che vennero anche razionati nel 1943. Benché le vendite, tra il 1919 ed il 1946, non aumentarono, Lindt & Sprüngli sopravvisse a tutte queste difficoltà, grazie alla costante aderenza al principio di qualità dei suoi prodotti. Nonostante fosse molto difficile per i consumatori del tempo comprare prodotti al cioccolato, quel poco che acquistavano preferivano che fosse di elevata qualità.

1946-1971: il cioccolato LINDT conquista l’Europa


Con la fine della guerra la domanda di cioccolato cominciò a crescere in modo molto veloce, sia in Svizzera che all’estero. Per riuscire a far fronte alla crescita improvvisa della domanda le macchine antiquate dedicate alla produzione dovettero essere sostituite e la fabbrica ingrandita.


Per rafforzare la propria presenza all’estero, il Gruppo firmò accordi di licenza per la distribuzione dei propri prodotti: nel 1947 in Italia, nel 1950 in Germania, nel 1954 in Francia.
L’azienda iniziò a crescere anche nel mercato interno: infatti nel 1961 acquistò la Chocolat Grison a Chur e nel 1971 la Nago Nährmittel AG situata ad Olten e la Chocoladefabrik Gubor a Langenthal. Tutte e tre le nuove aziende furono totalmente integrate nel 1971.

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