Set fotografico a cura del Radioamatore |
domenica 28 ottobre 2012
Buzz Marketing: Zzub e ViviVerde Coop!!!
Il pacco che si è fatto un giretto in Toscana in effetti non aveva tutti i torti. Cosa c'è di meglio del panorama di Arezzo per un set della nuova linea cosmetica ViviVerde Coop?
Parleremo di questa linea di cosmetici dettata al rispetto della natura e a quello della pelle delle consumatrici!
Buzz Marketing: DesideriMagazine e Boots Serum 7
Uno dei pacchi misteriosi conteneva il materiale per il progetto DesideriMagazine e Boots Serum 7.
Due confezioni formato vendita, 30 campioni da distribuire, il piano del progetto. La foto che vedete è stata scattata non appena aperto il pacco, prima di mettere le mani su ogni singolo oggetto...
Ho iniziato a distribuire i campioni e ad inviare i resoconti ieri, e non vedo l'ora di provare io le creme.
Pronti a ricevere aggiornamenti?
Il contenuto del pacco, ancora da spacchettare del tutto! |
Ho iniziato a distribuire i campioni e ad inviare i resoconti ieri, e non vedo l'ora di provare io le creme.
Pronti a ricevere aggiornamenti?
sabato 27 ottobre 2012
Ma nel frattempo....
.... questo è un periodo abbastanza positivo per le attività concorsistiche e di buzz dell'Economa.
Qualche giorno fa è arrivato un pacco con un nome magico all'interno.
Londra, 1993.
La Ggiovane Economa, che all'epoca era anche una discreta figliuola, conquista la capitale britannica grazie ad un'indimenticabile vacanza studio.
Non sono più gli anni dove l'olio d'oliva veniva venduto in farmacia e The Body Shop era sconosciuto in Italia, ma Londra era sempre parecchio avanti (gli scoiattoli nei parchi!!!).
Il ritorno in Italia fu pieno di racconti:
"Lo sapete che a Londra ci sono negozi enormi tipo farmacie che vendono medicine e altri prodotti? Pensate, sono delle catene!!!"
Avevo scoperto Boots.
E cosa c'era nel pacco misterioso?
Qualche giorno fa è arrivato un pacco con un nome magico all'interno.
Londra, 1993.
La Ggiovane Economa, che all'epoca era anche una discreta figliuola, conquista la capitale britannica grazie ad un'indimenticabile vacanza studio.
Non sono più gli anni dove l'olio d'oliva veniva venduto in farmacia e The Body Shop era sconosciuto in Italia, ma Londra era sempre parecchio avanti (gli scoiattoli nei parchi!!!).
Il ritorno in Italia fu pieno di racconti:
"Lo sapete che a Londra ci sono negozi enormi tipo farmacie che vendono medicine e altri prodotti? Pensate, sono delle catene!!!"
Avevo scoperto Boots.
E cosa c'era nel pacco misterioso?
A casa dell'Economa
Qualche giorno fa mi chiama un corriere:
"Oh ssignorina, ma l'è lei la signora XXXX YYYYYY che la h'abita in borgo Tal de'Tali, ad Arezzo?"
Sostituire alle X e Y un nome e cognome di fantasia a me ignoti.
Arezzo è tanto bellina, ma non abito lì.
Un pacco stava facendo il giro d'Italia invece di giungere alle mie delicate manine. Per fortuna la società di Buzz Marketing è ben organizzata, e il giorno dopo altra telefonata che ha risolto il mistero.
In meno di 36 ore il pacco è giunto alla destinazione esatta....
Ma qual è il contenuto?
"Oh ssignorina, ma l'è lei la signora XXXX YYYYYY che la h'abita in borgo Tal de'Tali, ad Arezzo?"
Sostituire alle X e Y un nome e cognome di fantasia a me ignoti.
Arezzo è tanto bellina, ma non abito lì.
Un pacco stava facendo il giro d'Italia invece di giungere alle mie delicate manine. Per fortuna la società di Buzz Marketing è ben organizzata, e il giorno dopo altra telefonata che ha risolto il mistero.
In meno di 36 ore il pacco è giunto alla destinazione esatta....
Ma qual è il contenuto?
mercoledì 24 ottobre 2012
Buzz Marketing: Zzub e... Viviverde Coop!
Una nuova campagna di buzz per l'Economa!
Ecco il lancio su Zzub
Vuoi prenderti cura della tua pelle e rispettare l'ambiente? ZZUB e COOP ti presentano la linea cosmetica ViviVerde, con almeno il 98% di ingredienti di origine naturale.
Cosa hanno i cosmetici ViviVerde:
• Ingredienti provenienti da agricoltura biologica
• Sicurezza delle formule certificata da test dermatologici
• Prodotti non testati sugli animali
Cosa non hanno i cosmetici Viviverde:
• Oli minerali
• Parabeni
• Siliconi
• Coloranti
• PEG
• Polimeri sintetici
Ecco il lancio su Zzub
Vuoi prenderti cura della tua pelle e rispettare l'ambiente? ZZUB e COOP ti presentano la linea cosmetica ViviVerde, con almeno il 98% di ingredienti di origine naturale.
Cosa hanno i cosmetici ViviVerde:
• Ingredienti provenienti da agricoltura biologica
• Sicurezza delle formule certificata da test dermatologici
• Prodotti non testati sugli animali
Cosa non hanno i cosmetici Viviverde:
• Oli minerali
• Parabeni
• Siliconi
• Coloranti
• PEG
• Polimeri sintetici
sabato 20 ottobre 2012
Tutti i santi giorni. Recensione.
Luca Marinelli e Victoria "Thony" Caiozzo. Guido e Antonia. Lui, Guidopedia, coltissimo, portiere notturno in un albergo per aver più tempo per leggere e studiare. Lei impiegata in un autonoleggio alla Tiburtina. Uno che ha rinunciato alla carriera accademica negli USA per propria scelta, l'altra abbandonata dal successo nel mondo della musica.
Acilia, quartiere-non quartiere di Roma a far da sfondo, e viaggi verso una Roma diversamente popolare e popolosa per lavoro.
Sono gli ingredienti del nuovo film di Paolo Virzì, che dopo il successo di "Tutta la vita davanti" e "La prima cosa bella" sceglie attori giovani (Luca Marinelli lo abbiamo già visto ne "La solitudine dei numeri primi", Thony è stata addirittura scoperta su MySpace per questo film) e una storia della porta accanto per una commedia agrodolce, che ha come perno la ricerca di un figlio da parte dei due protagonisti e disegna personaggi che tutti noi possiamo avere l'occasione (positiva o negativa) di incontrare tutti i santi giorni.
Virzì si conferma (ma c'è ancora bisogno di sottolinearlo?) come uno dei registi italiani più attenti a cogliere lo spirito del tempo soffermandosi gli aspetti più delicati e impensabili.
Una coppia che, nell'attimo in cui riesce ad incontrarsi (la colazione, quando lui rientra e lei si sveglia) riesce a rafforzare un rapporto tra due trentenni atipici e agli antipodi.
Acilia, quartiere-non quartiere di Roma a far da sfondo, e viaggi verso una Roma diversamente popolare e popolosa per lavoro.
Sono gli ingredienti del nuovo film di Paolo Virzì, che dopo il successo di "Tutta la vita davanti" e "La prima cosa bella" sceglie attori giovani (Luca Marinelli lo abbiamo già visto ne "La solitudine dei numeri primi", Thony è stata addirittura scoperta su MySpace per questo film) e una storia della porta accanto per una commedia agrodolce, che ha come perno la ricerca di un figlio da parte dei due protagonisti e disegna personaggi che tutti noi possiamo avere l'occasione (positiva o negativa) di incontrare tutti i santi giorni.
Virzì si conferma (ma c'è ancora bisogno di sottolinearlo?) come uno dei registi italiani più attenti a cogliere lo spirito del tempo soffermandosi gli aspetti più delicati e impensabili.
Una coppia che, nell'attimo in cui riesce ad incontrarsi (la colazione, quando lui rientra e lei si sveglia) riesce a rafforzare un rapporto tra due trentenni atipici e agli antipodi.
mercoledì 17 ottobre 2012
Tutti i santi giorni, gli incassi. Corriere della Sera
Il link
Incassi, Ted scalza L'era glaciale
15 Ottobre 2012 12:15 CULTURA E SPETTACOLOPiccolo terremoto nella classifica degli incassi del fine settimana: Ted scalza dalla vetta L'era glaciale 4 ed e' primo con quasi 3 milioni nel weekend (da giovedi' a domenica) e oltre 6,5 milioni in totale. Le avventure preistoriche di Manny, Diego e Sid alle prese con la deriva dei continenti superano complessivamente 13 milioni (2,1 nel weekend). Al terzo posto Step up 4 Revolution 3D. Entra al quinto posto l'italiano Tutti i santi giorni di Paolo Virzi'. Box office a 11,3 milioni (+ 6%).
Tutti i santi giorni, gli incassi. Trovacinema Repubblica
Il link
Incassi, "Ted" supera "L'era glaciale"
Il film di Seth
MacFarlane è in testa al box office del weekend. "Tutti i santi giorni"
di Paolo Virzì, primo fra gli italiani, si piazza al quinto posto
'Reality' di Matteo Garrone scende dalla quinta alla nona posizione (232 mila euro), mentre 'Resident Evil: Retribution' scivola dal quarto al decimo posto con 185 mila euro. Fuori dalla top ten altre due uscite di giovedì scorso, 'Killer Joe' (dodicesimo con 106 mila euro) e 'Iron Sky' (diciassettesimo con 57 mila euro).
Tutti i santi giorni, gli incassi. Leotruman per il blog di Screenweek
Il link
Ted vola di sabato e incrementa ancora i propri incassi, bene Tutti i Santi Giorni!
Ted non solo mantiene la
vetta della classifica staccando nettamente L’Era Glaciale 4, ma riesce
ad incrementare i propri incassi rispetto al sabato precedente! Regge
Step Up Revolution, mentre Tuttti i Santi Giorni, la nuova commedia di
Paolo Virzì, si trasforma nella migliore delle pellicole esordienti,
battendo Taken 2, Total Recall e On The Road! Ecco gli incassi di sabato
13 ottobre.
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Fino ad oggi la corsa al botteghino di Ted, il primo lungometraggio live action da Seth MacFarlane (I Griffin) era sembrata molto positiva, ma da oggi inizia seriamente a stupire! La commedia che nel mondo ha già in tasca quasi 450 milioni di dollari si sta trasformando in un fenomeno anche in Italia: non 800 sale a disposizione, ma poco più di 380 gli schermi monitorati ieri per un incasso di 1.11 milioni di euro con la stellare media di 2.800 euro per sala! È addirittura il 7% in più rispetto a quanto raccolto lo scorso sabato, per un totale di quasi 5.5 milioni, che si avvicinerà ai 7 milioni già con gli introiti di oggi. Di questo passo non solo è certo che supererà i 10 milioni, ma può aspirare anche ad un totale da 13-15 milioni, eguagliando quella manciata di commedia americane che sono riuscite a raggiungere tali cifre come Il Diavolo veste Prada, Una settimana da Dio, Mi Presenti i Tuoi o Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco (tutte in zona 14 milioni), o il recente fenomeno francese Quasi Amici (14.9 milioni).
Con un calo del 45% ed un incasso di 768mila euro, L’Era Glaciale 4 – Continenti alla Deriva potrebbe non mantenere la testa della classifica a differenza di quanto ipotizzato (12 milioni il totale), mentre Step Up Revolution 3D perde solo il 30% e incassa altri 436mila euro mantenendo la terza posizione in classifica, con la seconda media per sala (1.700 euro circa).
Tra le nuove uscite scossone alla classifica. Paolo Virzì si conferma come uno dei registi italiani più apprezzati dal pubblico e mette fine al lungo digiuno di incassi delle pellicole nostrane in quest’autunno: il suo Tutti i santi giorni vola in quarta posizione con 337mila euro e un’ottima media di 1.350 euro per copia (solo 250!). Il totale è di oltre 500mila euro in tre giorni, e cercherà di avvicinarsi al milione con oggi. Ricordo che sia Tutta la Vita Davanti che La Prima Cosa Bella avevano raggiunto ottimi incassi (4 milioni il primo, quasi 7 il secondo).
Superati tutti gli altri esordienti, come Taken: La Vendetta, che segue a breve distanza con 334mila euro, mentre gli spettacoli pomeridiani aiutano ParaNorman che incrementa i propri incassi fino a 268mila euro (media di 1000 euro).
Chi non riesce a decollare è Total Recall – Atto di Forza, con solamente 255mila euro incassati (850 euro la media), mentre On The Road si accontenta di 175mila euro nei 200 schermi a disposizione.
In ogni caso è la classifica italiana a festeggiare nuovamente, con un ricco sabato da quasi 4.2 milioni di euro incassati: l’autunno è iniziato con la giusta marcia.
Che ne pensate dell’andamento di Ted, di Tutti i Santi Giorni e della classifica?
Tutti i santi giorni, le recensioni. Camillo De Marco per Cineuropa.org
Il link
Buon esordio per Tutti i santi giorni di Virzì
di Camillo de Marco
15/10/2012 - Buon esordio per Tutti i santi giorni che, con un cast di attori sconosciuti al grande pubblico, ha incassato 840.222 € nei primi quattro giorni. Il nuovo film di Paolo Virzì si piazza così al quinto posto della classifica degli incassi, superando Total Recall - Atto di Forza (685.035 €) e On the Road [trailer] (475.788 €).Ted di Seth MacFarlane, alla seconda settimana di programmazione, è il film più visto del week end (2.964.233 €) seguito da L'Era glaciale - Continenti alla deriva con 2.199.437 € e Step Up 4 Revolution (1.105.823 €). Reality [trailer, film focus] di Matteo Garrone scende dal 5° al 9° posto con 232.698 €.
L'incasso generale da giovedì 11 a domenica 14 ottobre è di 11,3 milioni, in crescita del 6% rispetto allo stesso periodo della settimana scorsa. E' ancora presto per valutare la riuscita dell'operazione "uscita anticipata" delle pellicole, che arrivano ora in sala di giovedì invece che di venerdì.
martedì 16 ottobre 2012
Tutti i santi giorni, gli incassi. Bestmovie.it
Il link
Dopo un esordio in seconda posizione, l’irriverente commedia Ted si porta in prima posizione con 2,9 milioni di euro, superando l’incasso precedente (2,4 milioni di euro). Inoltre, con questo weekend Ted ha battuto anche un nuovo record mondiale, classificandosi come la commedia vietata ai minori ad avere incassato di più nella storia del cinema, battendo Una notte da leoni (467 milioni di dollari) con i suoi 469 milioni di dollari (in questa analisi sono presi in considerazione solamente i primi capitoli delle commedie).
Al secondo e terzo gradino del podio si piazzano L’era glaciale 4: Continenti alla deriva (2,1 milioni di euro) e Step Up 4: Revolution (1,1 milioni di euro). A seguire troviamo il sequel action con Liam Neeson, Taken 2 – La vendetta (971 mila euro), Tutti i santi giorni (840 mila euro), il cartone a tinte horror in stop-motion ParaNorman (730 mila euro), la new entry sci-fi Total Recall – Atto di forza (685 mila euro), il drammatico On the Road (475 mila euro) con Kristen Stewart, Reality (232 mila euro) e Resident Evil: Retribution (185 mila euro).
La top ten italiana dall’11 al 14 ottobre 2012 (in euro):
Dopo un esordio in seconda posizione, l’irriverente commedia Ted si porta in prima posizione con 2,9 milioni di euro, superando l’incasso precedente (2,4 milioni di euro). Inoltre, con questo weekend Ted ha battuto anche un nuovo record mondiale, classificandosi come la commedia vietata ai minori ad avere incassato di più nella storia del cinema, battendo Una notte da leoni (467 milioni di dollari) con i suoi 469 milioni di dollari (in questa analisi sono presi in considerazione solamente i primi capitoli delle commedie).
Al secondo e terzo gradino del podio si piazzano L’era glaciale 4: Continenti alla deriva (2,1 milioni di euro) e Step Up 4: Revolution (1,1 milioni di euro). A seguire troviamo il sequel action con Liam Neeson, Taken 2 – La vendetta (971 mila euro), Tutti i santi giorni (840 mila euro), il cartone a tinte horror in stop-motion ParaNorman (730 mila euro), la new entry sci-fi Total Recall – Atto di forza (685 mila euro), il drammatico On the Road (475 mila euro) con Kristen Stewart, Reality (232 mila euro) e Resident Evil: Retribution (185 mila euro).
La top ten italiana dall’11 al 14 ottobre 2012 (in euro):
- Ted (2,9 milioni di euro; 6,5 milioni di euro in due settimane)
- L’era glaciale 4: Continenti alla deriva (2,1 milioni di euro; 13,1 milioni di euro in tre settimane)
- Step Up 4: Revolution (1,1 milioni di euro; 3 milioni di euro in due settimane)
- Taken 2 – La vendetta (971 mila euro; new entry)
- Tutti i santi giorni (840 mila euro; new entry)
- ParaNorman (730 mila euro; new entry)
- Total Recall – Atto di forza (685 mila euro; new entry)
- On the Road (475 mila euro; new entry)
- Reality (232 mila euro; 1,7 milioni di euro in tre settimane)
- Resident Evil: Retribution (185 mila euro; 2,5 milioni di euro in tre settimane)
Tutti i santi giorni, gli incassi. ASCA.it
Il link
Cinema: ''Ted'' primo al box office. Ottimo esordio per Virzi'
15 Ottobre 2012 - 10:40
(ASCA) - Roma, 15 ott - Continua il periodo fortunato per il cinema americano: ''Ted'' e' il film piu' visto del week end seguito da ''L'Era glaciale - Continenti alla deriva'' e ''Step Up 4 Revolution''.Sotto le aspettative d'incasso ''Taken: La vendetta'' primo film tra i nuovi arrivi al box office ma con meno di un milione di euro d'incasso nel week end nonostante la forte attesa. Niente da fare neanche per l'altro film attesissimo ''Total Recall - Atto di Forza'' superato per incasso anche dal film di Paolo Virzi' senza attori noti.
Buon esordio per Paolo Virzi' che con un cast di attori sconosciuto al grande pubblico incassa 840.222 euro nei primi quattro giorni.
Incassi 11-14/10/2012 (Dati Cinetel).
1. Ted, 2.964.233.
2. L'Era glaciale - Continenti alla deriva, 2.199.437.
3. Step Up 4 Revolution, 1.105.823.
4. Taken: La vendetta, 971.872.
5. Tutti i Santi giorni, 840.222.
6. Paranorman, 730.282.
7. Total Recall - Atto di Forza, 685.035.
8. On the Road, 475.788.
9. Reality, 232.698.
10.Resident Evil: Retribution, 185.859.
lunedì 15 ottobre 2012
Tutti i santi giorni, gli incassi. I Filmissimi.net
Il link
Dopo il successo di questa estate nei cinema degli Stati Uniti, la commedia “Ted” sbanca anche i botteghini italiani: seconda settimana consecutiva al primo posto, con un incasso di quasi tre milioni di euro nello scorso fine settimana, ed un incasso totale di 6.5 milioni di euro. E’ “Ted” il film più visto nel fine settimana, mantenendosi in vetta alla Box Office Italia. Al secondo posto troviamo “L’Era Glaciale 4: continenti alla deriva”, con un incasso di 2.2 milioni di euro, che fa lievitare l’incasso globale in tre settimane di programmazione in Italia a quota 13.1 milioni di euro. Stabile al terzo posto troviamo “Step Up 4 Revolution 3D”, con poco più di un milione di euro. Seguono ben cinque new entry, film usciti nel weekend appena trascorso: si tratta di “Taken: La Vendetta”, che esordisce al quarto posto con 971 mila euro d’incasso, mentre in quinta posizione troviamo “Tutti i santi giorni”, con 840 mila euro. Sesto posto per “ParaNorman”, che porta a casa 730 mila euro, mentre troviamo in settima posizione “Total Recall – Atto di forza”, seguito dal film “On the Road” in ottava posizione, con 475 mila euro circa. In discesa al nono posto “Reality“, mentre chiude la top ten della classifica Box Office Italia il film ” Resident Evil: Retribution 3D”, con 185 mila euro d’incasso.
Dopo il successo di questa estate nei cinema degli Stati Uniti, la commedia “Ted” sbanca anche i botteghini italiani: seconda settimana consecutiva al primo posto, con un incasso di quasi tre milioni di euro nello scorso fine settimana, ed un incasso totale di 6.5 milioni di euro. E’ “Ted” il film più visto nel fine settimana, mantenendosi in vetta alla Box Office Italia. Al secondo posto troviamo “L’Era Glaciale 4: continenti alla deriva”, con un incasso di 2.2 milioni di euro, che fa lievitare l’incasso globale in tre settimane di programmazione in Italia a quota 13.1 milioni di euro. Stabile al terzo posto troviamo “Step Up 4 Revolution 3D”, con poco più di un milione di euro. Seguono ben cinque new entry, film usciti nel weekend appena trascorso: si tratta di “Taken: La Vendetta”, che esordisce al quarto posto con 971 mila euro d’incasso, mentre in quinta posizione troviamo “Tutti i santi giorni”, con 840 mila euro. Sesto posto per “ParaNorman”, che porta a casa 730 mila euro, mentre troviamo in settima posizione “Total Recall – Atto di forza”, seguito dal film “On the Road” in ottava posizione, con 475 mila euro circa. In discesa al nono posto “Reality“, mentre chiude la top ten della classifica Box Office Italia il film ” Resident Evil: Retribution 3D”, con 185 mila euro d’incasso.
Tutti i santi giorni, gli incassi. Oggi notizie
Il link
Cinema - C'è "Ted" in vetta al box office. Il film di Seth MacFarlane, al secondo week end di programmazione, ha incassato quasi 3 milioni di euro (2.964.233 euro, secondo i rilevamenti Cinetel) e 6.691 euro di media per copia. Finora l'incasso complessivo del film ammonta a 6.545.572 euro. Al secondo posto al botteghino c'è "L'era glaciale 4: continenti alla deriva" con 2.199.437 euro e 13.179.392 euro totali. Mentre è stabile al terzo posto "Step Up 4: Revolution" con 1.105.823 euro.
Esordio al quinto posto per "Tutti i santi giorni" di Paolo Virzì, che ha incassato 840.222 euro. Scende invece dalla quinta alla nona posizione "Reality" di Matteo Garrone (232.698 euro).
Cinema - C'è "Ted" in vetta al box office. Il film di Seth MacFarlane, al secondo week end di programmazione, ha incassato quasi 3 milioni di euro (2.964.233 euro, secondo i rilevamenti Cinetel) e 6.691 euro di media per copia. Finora l'incasso complessivo del film ammonta a 6.545.572 euro. Al secondo posto al botteghino c'è "L'era glaciale 4: continenti alla deriva" con 2.199.437 euro e 13.179.392 euro totali. Mentre è stabile al terzo posto "Step Up 4: Revolution" con 1.105.823 euro.
Esordio al quinto posto per "Tutti i santi giorni" di Paolo Virzì, che ha incassato 840.222 euro. Scende invece dalla quinta alla nona posizione "Reality" di Matteo Garrone (232.698 euro).
Tutti i santi giorni, gli incassi. AdnKronos
Il link
Cinema: in vetta al Box office 'Ted' di MacFarlane e Virzi' primo fra gli italiani
Quasi 3 milioni di euro nel weekend (2.964.233 euro, secondo i rilevamenti Cinetel) e 6.691 euro di media per copia: 'Ted' di Seth MacFarlane si prende la vetta del box office al secondo fine settimana di programmazione (l'incasso complessivo e' di 6.545.572 euro), spodestando 'L'era glaciale 4: continenti alla deriva', ora secondo con 2.199.437 euro e 13.179.392 euro totali.Tutti i santi giorni, gli incassi. Cinemaitaliano.info
Il secondo weekend lungo ha fatto registrare al botteghino un incasso
totale di 979.000 euro, con un incremento del 55,71% rispetto allo
stesso giorno dello scorso anno. Al comando si conferma "Ted" di
Seth MacFarlane, che incassa più (315.000 euro) dello passato giovedì,
giorno del suo esordio in sala. Il film raggiunge, così, dopo otto
giorni quasi i 4.000.000 d'incasso.
In seconda e terza posizione altri due titoli già presenti in sala dalla scorsa settimana: "L’Era Glaciale 4 – Continenti alla Deriva" (125.000 euro per un totale di 11.100.000), e "Step Up Revolution 3D" (104.000 euro).
Più distanti le nuove uscite: al quarto posto "Taken: La Vendetta" (100.000 euro), al quinto "Total Recall – Atto di Forza" (63.000 euro), davanti a "Tutti i Santi Giorni" di Paolo Virzì (53.000 euro).
Tutti i santi giorni. Gli incassi, "L'Unità"
Il link
Cinema: incassi, Ted scalza L'era glaciale dalla vetta
ROMA, 15 OTT - Piccolo terremoto nella classifica
degli incassi del fine settimana: Ted scalza dalla vetta L'era
glaciale 4 ed e' primo con quasi 3 milioni nel weekend (da
giovedi' a domenica) e oltre 6,5 milioni in totale. Le avventure
preistoriche di Manny, Diego e Sid alle prese con la deriva dei
continenti superano complessivamente 13 milioni (2,1 nel
weekend). Al terzo posto Step up 4 Revolution 3D. Entra al
quinto posto l'italiano Tutti i santi giorni di Paolo Virzi'.
Box office a 11,3 milioni (+ 6%).
domenica 14 ottobre 2012
Tutti i santi giorni su Vitadamamma
Il link
Tutti i santi giorni è la nuova commedia di Paolo Virzì che uscita nelle sale cinematografiche l’11 Ottobre 2012.
Questo film sentimentale si ispira alla vita intima di due ragazzi che combattono tutti i santi giorni per il loro amore.
Tutti i santi giorni è interpretato da Luca e Thony Marinelli, Micol Azzurro, Claudio Pallitto, Stefania Felicioli, attori sorprendenti e molto ironici.
Questa commedia romantica di Paolo Virzì e Francesco Bruni, è l’adattamento del romanzo di Simone Lenzi, cantante dei Virginiana Miller, intitolato “La generazione”.
Tutti i santi giorni racconta la storia di Guido, un giovane dai capelli lunghi, lo sguardo timido e l’educazione impeccabile, che fa il portiere d’albergo notturno: dotto e appassionato della cultura classica, Guido conosce tutti i santi.
Tutti i santi giorni è la nuova commedia di Paolo Virzì che uscita nelle sale cinematografiche l’11 Ottobre 2012.
Questo film sentimentale si ispira alla vita intima di due ragazzi che combattono tutti i santi giorni per il loro amore.
Tutti i santi giorni è interpretato da Luca e Thony Marinelli, Micol Azzurro, Claudio Pallitto, Stefania Felicioli, attori sorprendenti e molto ironici.
Questa commedia romantica di Paolo Virzì e Francesco Bruni, è l’adattamento del romanzo di Simone Lenzi, cantante dei Virginiana Miller, intitolato “La generazione”.
La coppia Luca e Thony Marinelli, uno grande volto e mimica, l’altra cantante e autrice delle musiche, è azzeccatissima e riesce a emozionare lo spettatore.
Tutti i santi giorni racconta la storia di Guido, un giovane dai capelli lunghi, lo sguardo timido e l’educazione impeccabile, che fa il portiere d’albergo notturno: dotto e appassionato della cultura classica, Guido conosce tutti i santi.
Il ragazzo è fidanzato con Antonia, una siciliana con un grande talento per la musica, che lavora in un autonoleggio.
Guido e Antonia hanno due caratteri completamente opposti, lui è mite, colto e paziente mentre lei è irrequieta, ignorante e molto permalosa.
Il ragazzo, ogni santo giorno, sveglia la sua amata con un caffè per poi fare l’amore nel tentativo di
Tra ginecologi progressisti, fecondazione artificiale e luminari della medicina, sarà la vera forza del loro amore a tenerli uniti.
Tutti i santi giorni è una commedia sentita, piena di speranze per la nuova generazione italiana che, nonostante la crisi economica e sociale, desidera con tutto il cuore un figlio, guardando al futuro senza paura.avere un figlio, che però non arriva.
Guido e Antonia hanno due caratteri completamente opposti, lui è mite, colto e paziente mentre lei è irrequieta, ignorante e molto permalosa.
Il ragazzo, ogni santo giorno, sveglia la sua amata con un caffè per poi fare l’amore nel tentativo di
Tra ginecologi progressisti, fecondazione artificiale e luminari della medicina, sarà la vera forza del loro amore a tenerli uniti.
Tutti i santi giorni è una commedia sentita, piena di speranze per la nuova generazione italiana che, nonostante la crisi economica e sociale, desidera con tutto il cuore un figlio, guardando al futuro senza paura.avere un figlio, che però non arriva.
Tutti i santi giorni. Una recensione sulla colonna sonora da Musica10.it
Il link
Tutti I Santi Giorni: la Colonna Sonora del nuovo film di Paolo Virzì
Se oltre ad essere amanti della musica seguite anche il cinema allora saprete che lo scorso giovedì 11 ottobre è arrivato nelle sale cinematografiche italiane Tutti I Santi Giorni, il nuovo film firmato dal grandissimo Paolo Virzì che vede nel cast Luca Marinelli, Micol Azzurro, Claudio Palliuitto, Stefania Felicioli e tanti altri.
Ebbene qui su Musica10 parliamo di questa nuova pellicola di Paolo Virzì Tutti I Santi Giorni per descrivervi la colonna sonora che accompagnerà il film al cinema. Le canzoni che compongono la colonna sonora di Tutti I Santi Giorni sono state firmate da Thony, prima cantante e adesso anche attrice, colei che la rivista Rolling Stone ha chiamato “la perfetta sconosciuta”.
Thony ha 29 anni, figlia di madre polacca e padre siciliano. Il suo disco di debutto intitolato With The Green In My Mouth, cantato completamente in inglese, è pronto dal 2010 e la scorsa estate è stato reso disponibile gratuitamente su Rockit. Come ha fatto una perfetta sconosciuta ad arrivare a comporre la colonna sonora di un film per il cinema Italiano?
La risposta è semplice: quando ancora MySpace funzionava alla grande e Facebook non aveva preso il predominio del mondo un tipo chiamato Simone Lenzi, meglio conosciuto come Mr. Virginiana Miller, l’ha ascoltata sul social e l’ha presentata a Virzì. Quest’ultimo era alla disperata ricerca di una ragazza per un ruolo nel film o che le curasse la colonna sonora. Thony, viso cinematografico oltre ogni limite, si è accaparrata tutte e due le posizioni.
Insomma, auguri e in bocca al lupo a Thony che ha firmato la colonna sonora del nuovo film di Paolo Virzì Tutti I Santi Giorni. Qui sotto potete trovare un video YouTube con la canzone dei titoli di coda del film, chiamata appunto Tutti I Santi Giorni. La song è firmata da Mr. Virginiana Miller. Più sotto la tracklist della colonna sonora.
01. TIME SPEAKS
02. QUICK STEPS
03. NEAR TO ZERO (strumentale.)
04. BIRDS (strumentale.)
05. FLOWERS BLOSSOM
06. SAM
07. ASHRAM (strumentale.)
08. NAZAR HAATA HAI (strumentale.)
09. DIM LIGHT
10. BLUE WOLF (strumentale.)
11. HOME
12. PAPER CUP
13. FLOWERS BLOSSOM (strumentale.)
14. TUTTI I SANTI GIORNI
Tutti i santi giorni. Le prime notizie sugli incassi!!!
Link da Screenweek
Fino ad oggi la corsa al botteghino di Ted, il primo lungometraggio live action da Seth MacFarlane (I Griffin) era sembrata molto positiva, ma da oggi inizia seriamente a stupire! La commedia che nel mondo ha già in tasca quasi 450 milioni di dollari si sta trasformando in un fenomeno anche in Italia: non 800 sale a disposizione, ma poco più di 380 gli schermi monitorati ieri per un incasso di 1.11 milioni di euro con la stellare media di 2.800 euro per sala! È addirittura il 7% in più rispetto a quanto raccolto lo scorso sabato, per un totale di quasi 5.5 milioni, che si avvicinerà ai 7 milioni già con gli introiti di oggi. Di questo passo non solo è certo che supererà i 10 milioni, ma può aspirare anche ad un totale da 13-15 milioni, eguagliando quella manciata di commedia americane che sono riuscite a raggiungere tali cifre come Il Diavolo veste Prada, Una settimana da Dio, Mi Presenti i Tuoi o Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco (tutte in zona 14 milioni), o il recente fenomeno francese Quasi Amici (14.9 milioni).
Con un calo del 45% ed un incasso di 768mila euro, L’Era Glaciale 4 – Continenti alla Deriva potrebbe non mantenere la testa della classifica a differenza di quanto ipotizzato (12 milioni il totale), mentre Step Up Revolution 3D perde solo il 30% e incassa altri 436mila euro mantenendo la terza posizione in classifica, con la seconda media per sala (1.700 euro circa).
Tra le nuove uscite scossone alla classifica. Paolo Virzì si conferma come uno dei registi italiani più apprezzati dal pubblico e mette fine al lungo digiuno di incassi delle pellicole nostrane in quest’autunno: il suo Tutti i santi giorni vola in quarta posizione con 337mila euro e un’ottima media di 1.350 euro per copia (solo 250!). Il totale è di oltre 500mila euro in tre giorni, e cercherà di avvicinarsi al milione con oggi. Ricordo che sia Tutta la Vita Davanti che La Prima Cosa Bella avevano raggiunto ottimi incassi (4 milioni il primo, quasi 7 il secondo).
Superati tutti gli altri esordienti, come Taken: La Vendetta, che segue a breve distanza con 334mila euro, mentre gli spettacoli pomeridiani aiutano ParaNorman che incrementa i propri incassi fino a 268mila euro (media di 1000 euro).
Chi non riesce a decollare è Total Recall – Atto di Forza, con solamente 255mila euro incassati (850 euro la media), mentre On The Road si accontenta di 175mila euro nei 200 schermi a disposizione.
In ogni caso è la classifica italiana a festeggiare nuovamente, con un ricco sabato da quasi 4.2 milioni di euro incassati: l’autunno è iniziato con la giusta marcia.
Che ne pensate dell’andamento di Ted, di Tutti i Santi Giorni e della classifica?
Fino ad oggi la corsa al botteghino di Ted, il primo lungometraggio live action da Seth MacFarlane (I Griffin) era sembrata molto positiva, ma da oggi inizia seriamente a stupire! La commedia che nel mondo ha già in tasca quasi 450 milioni di dollari si sta trasformando in un fenomeno anche in Italia: non 800 sale a disposizione, ma poco più di 380 gli schermi monitorati ieri per un incasso di 1.11 milioni di euro con la stellare media di 2.800 euro per sala! È addirittura il 7% in più rispetto a quanto raccolto lo scorso sabato, per un totale di quasi 5.5 milioni, che si avvicinerà ai 7 milioni già con gli introiti di oggi. Di questo passo non solo è certo che supererà i 10 milioni, ma può aspirare anche ad un totale da 13-15 milioni, eguagliando quella manciata di commedia americane che sono riuscite a raggiungere tali cifre come Il Diavolo veste Prada, Una settimana da Dio, Mi Presenti i Tuoi o Il Mio Grosso Grasso Matrimonio Greco (tutte in zona 14 milioni), o il recente fenomeno francese Quasi Amici (14.9 milioni).
Con un calo del 45% ed un incasso di 768mila euro, L’Era Glaciale 4 – Continenti alla Deriva potrebbe non mantenere la testa della classifica a differenza di quanto ipotizzato (12 milioni il totale), mentre Step Up Revolution 3D perde solo il 30% e incassa altri 436mila euro mantenendo la terza posizione in classifica, con la seconda media per sala (1.700 euro circa).
Tra le nuove uscite scossone alla classifica. Paolo Virzì si conferma come uno dei registi italiani più apprezzati dal pubblico e mette fine al lungo digiuno di incassi delle pellicole nostrane in quest’autunno: il suo Tutti i santi giorni vola in quarta posizione con 337mila euro e un’ottima media di 1.350 euro per copia (solo 250!). Il totale è di oltre 500mila euro in tre giorni, e cercherà di avvicinarsi al milione con oggi. Ricordo che sia Tutta la Vita Davanti che La Prima Cosa Bella avevano raggiunto ottimi incassi (4 milioni il primo, quasi 7 il secondo).
Superati tutti gli altri esordienti, come Taken: La Vendetta, che segue a breve distanza con 334mila euro, mentre gli spettacoli pomeridiani aiutano ParaNorman che incrementa i propri incassi fino a 268mila euro (media di 1000 euro).
Chi non riesce a decollare è Total Recall – Atto di Forza, con solamente 255mila euro incassati (850 euro la media), mentre On The Road si accontenta di 175mila euro nei 200 schermi a disposizione.
In ogni caso è la classifica italiana a festeggiare nuovamente, con un ricco sabato da quasi 4.2 milioni di euro incassati: l’autunno è iniziato con la giusta marcia.
Che ne pensate dell’andamento di Ted, di Tutti i Santi Giorni e della classifica?
sabato 13 ottobre 2012
Tutti i santi giorni, le recensioni. Marilena Vinci per rbcasting.com
A due anni di distanza dall’apprezzato e premiato “La prima cosa bella”, Paolo Virzì
torna al cinema con la sua decima regia e firmando una commedia d’amore
“Tutti i santi giorni”, liberamente ispirata al libro “La generazione”
di Simone Lenzi.
La storia, ambientata a Roma, è quella di un’innamorata e vivace coppia di trentenni che vive insieme da un po’ di tempo e vorrebbe avere un figlio. Guido e Antonia (questi i nomi dei due protagonisti) sono molto diversi: lui timido, riservato e coltissimo, lei irrequieta e permalosa con la passione per la musica e il canto. Lui è esperto di letteratura protocristiana, tanto da essere soprannominato “Guidipedia” e, soprattutto, corteggiato da prestigiose università americane ma lavora di notte come portiere d’albergo; lei è una cantautrice dalle notevoli qualità che per guadagnare lavora in un autonoleggio della stazione Tiburtina. Differenze nonostante cui si amano ogni giorno e non riescono a fare a meno l’uno dell’altra. Un amore che sembra indistruttibile, almeno finché l’opprimente desiderio di maternità di Antonia crea delle conseguenze imprevedibili.
La storia, ambientata a Roma, è quella di un’innamorata e vivace coppia di trentenni che vive insieme da un po’ di tempo e vorrebbe avere un figlio. Guido e Antonia (questi i nomi dei due protagonisti) sono molto diversi: lui timido, riservato e coltissimo, lei irrequieta e permalosa con la passione per la musica e il canto. Lui è esperto di letteratura protocristiana, tanto da essere soprannominato “Guidipedia” e, soprattutto, corteggiato da prestigiose università americane ma lavora di notte come portiere d’albergo; lei è una cantautrice dalle notevoli qualità che per guadagnare lavora in un autonoleggio della stazione Tiburtina. Differenze nonostante cui si amano ogni giorno e non riescono a fare a meno l’uno dell’altra. Un amore che sembra indistruttibile, almeno finché l’opprimente desiderio di maternità di Antonia crea delle conseguenze imprevedibili.
A dar volto ai protagonisti sono Luca
Marinelli (già apprezzato ne “La solitudine dei numeri primi”) e Thony,
nome d’arte di Federica Victoria Caiozzo, cantautrice di origini
siculo-polacche al suo debutto cinematografico, che ha firmato anche la
colonna sonora del film.
“Tutti
i santi giorni” è in qualche modo la storia di tante coppie del nostro
paese, composte da giovani entusiasti, volenterosi ed appassionati ma
anche talenti sprecati e frustrati che vogliono trovare nella
realizzazione personale le soddisfazioni che non hanno dalla vita
professionale o che magari le cerca entrambi ad ogni costo. Come dice la
stessa Antonia, dichiarando di desiderare fortemente un bambino,
“voglio dimostrare di essere buona a far qualcosa”. E’ proprio questo
l’aspetto su cui poter essere meno d’accordo del film, ossia sulla
maternità ad ogni costo e vista quasi non come comprensibile desiderio
umano ma come forma di compensazione.
Per il resto Virzì riesce a narrare con meno ironia del solito ma con la consueta leggerezza. Lascia perplessi poi la svolta del finale (che non possiamo ovviamente rivelare) che dà una brusca e poco credibile virata all’opera. Promosso con la sufficienza.
Per il resto Virzì riesce a narrare con meno ironia del solito ma con la consueta leggerezza. Lascia perplessi poi la svolta del finale (che non possiamo ovviamente rivelare) che dà una brusca e poco credibile virata all’opera. Promosso con la sufficienza.
“Tutti i santi giorni” è nelle sale dall’11 ottobre, distribuito da 01 in 300 copie.
Tutti i santi giorni, le recensioni. Umberto Rossi per Ogginotizie.it
Paolo Virzì è, con Carlo Verdone e – parzialmente – Matteo Garrone, uno dei cineasti più legati alla tradizione della commedia all’italiana. Lo conferma anche Tutti i santi giorni
anche se il film è orchestrato su toni che pencolano decisamente verso
la parte più ironica di quel genere cinematografico annacquandone
alquanto le componenti acri. Già la scelta della coppia protagonista -
sulla falsariga del libro La generazione (2012), opera
prima di Simone Lenzi (1968) che compare nel cast anche come
co-sceneggiatore - la dice lunga sugli intenti del regista. Guido
convive da qualche tempo con Antonia; tanto lei è incasinata,
irrequieta, un po’ puttana, altrettanto lui è posato, colto, schivo. La
donna ha alle spalle un passato di cantautrice annegato nel disordine e
in amorazzi occasionali, il compagno si è laureato con una tesi sui
martiri protocristiani, sa tutto dei santi, legge poesie in latino e
campa facendo il portiere di notte in un grande albergo, impiego che gli
consente lunghe ore di lettura e riflessione. Ora vorrebbero un figlio,
ma la cosa è ostacolata dalla lentezza degli spermatozoi dell’uomo e
dalla conformazione tortuosa dell’utero della donna. Pareri di luminari
ultracattolici e tentativi di fecondazione artificiale non danno esito,
per cui scoppia la crisi e lei prende la porta. Lui non riesce a
sopportare la solitudine, l’insegue, rischia di prendere un bel po’ di
legnate, la ritrova e la coppia si riforma. E’ una storia lieve,
dominata dai troni sentimentali e avara di note autenticamente sociali,
come invece accadeva sia negli esempi migliori di commedia all’italiana
sia nelle opere precedenti di questo regista. E’ una mancanza che rende
il film zoppicante, sospeso in un tempo e in uno spazio che ricordano
più il cinema hollywoodiano degli anni quaranta che non i modelli a cui
il cineasta solitamente si ispira. Il risultato complessivo è un’opera
piacevole, ma pochissimo consistente, destinata, con tutta probabilità, a
svanire nello spazio di un mattino.
Tutti i santi giorni, le recensioni. Gabriele Niola per badtaste.it
Lavoratori che perdono il lavoro, che fanno lavori che non gli
piacciono, che accettano situazioni ingiuste o che aspirano senza
speranza e scappano in moto, per arrivare infine ai precari nella
definizione più canonica. Paolo Virzì e Francesco Bruni
hanno sempre parlato in qualche maniera del lavoro nei loro film, anche
quando questo non è al centro della trama. Meno hanno parlato invece
d'amore, sebbene come in qualsiasi film che si rispetti, questo è uno
degli elementi che servono a mandare avanti la trama e a generare
intrecci. Accade quasi sempre nel loro cinema ma è particolarmente
evidente in Tutta la vita davanti, dove le storie d'amore e gli affari
di sesso generano tutte le svolte del film senza esserne mai il cuore
pulsante e sentimentale (che invece, ancora una volta, è il lavoro).
Tutti i santi giorni invece, partendo dal libro La generazione (di Simone Lenzi, cantante dei Virginiana Miller) e tradendolo abbondantemente, ribalta il paradigma ed usa il lavoro dei due protagonisti per generare le svolte e parlare di sentimenti. E' quindi la prima vera storia d'amore del duo, affrontata con tutti i crismi del genere melodrammatico, con i classici passaggi nell'ospedale (perchè non si dà melodramma senza l'ospedale), la passione, le sorprese, le baruffe, l'alchimia tra protagonisti ma attraverso un'inedita (per il melò, non certo per loro) lente ironica e grottesca. E tutto per miracolo riesce.
Il melodramma allegro di Virzì e Bruni è condito d'ironia e di battute, non propone una visione tragica della vita e dei sentimenti ma una più plausibile, mescolata con il grottesco della realtà senza cedere un passo in termini di coinvolgimento e commozione. Perchè nonostante tutto giri intorno alla ricerca di un figlio che non arriva mai, la procreazione riesce a non rubare la scena ai due personaggi principali (previsti in ogni inquadratura e complementari anche fisicamente) restando un'escamotage per generare tensione, avvicinamento e problemi nella coppia.
Se il cinema italiano fosse una lunga maratona con questo film Virzì e Bruni tirano la volata e staccano tutti i loro contemporanei, e proprio sul loro terreno. Tutti i santi giorni è un film in cui la storia è il rapporto tra i protagonisti, come accade nei peggiori exploit nazionali, in cui il vuoto delle espressioni non supportate da una sceneggiatura (o una regia) vaga ammollo nei silenzi (in)espressivi. Solo che appoggiandosi a tutto il proprio repertorio di varia umanità e al loro personale universo filmico (fatto di intellettuali sottoutilizzati e sottovalutati dalla società, di leggerezza anche nel dramma, di complessità in ogni figura e di una costante compenetrazione di classi e tipologie umane distanti) Virzì e Bruni riescono a girare il film che a tutti gli altri sfugge, l'odissea nel fascino misterioso di un'unione viscerale in cui l'uno salva l'altro (in questo senso l'aver tenuto per il vero finale un piccolo flashback da lacrimazione obbligatoria è una mossa da navigato maestro del melodramma).
Tutti i santi giorni è una tenera storia d'amore di Acilia, guardata con la consueta bonarietà di sguardo di Virzì e vissuta da due personaggi che si vorrebbe come amici e a cui si perdonerebbe tutto. Il risultato della ruffianeria senza essere mai ruffiani, il risultato del melodramma senza essere mai melodrammatici, entrambi raggiunti con un equilibrio di ferro, non scalfito nemmeno da qualche caduta di stile e concessione alla faciloneria (che pure ci sono) e sempre salvato dalla presenza di Thony (scelta di casting perfetta, vera cantante che canta i suoi veri pezzi, fisico da outsider, volto imperfetto da vita vera, carisma da cinema) e dall'incredibile Luca Marinelli, scoperta definitiva, già visto in La solitudine dei numeri primi e qui ancora una volta determinante. Non è più un caso, questo è il più grande talento drammatico degli ultimi anni.
Tutti i santi giorni invece, partendo dal libro La generazione (di Simone Lenzi, cantante dei Virginiana Miller) e tradendolo abbondantemente, ribalta il paradigma ed usa il lavoro dei due protagonisti per generare le svolte e parlare di sentimenti. E' quindi la prima vera storia d'amore del duo, affrontata con tutti i crismi del genere melodrammatico, con i classici passaggi nell'ospedale (perchè non si dà melodramma senza l'ospedale), la passione, le sorprese, le baruffe, l'alchimia tra protagonisti ma attraverso un'inedita (per il melò, non certo per loro) lente ironica e grottesca. E tutto per miracolo riesce.
Il melodramma allegro di Virzì e Bruni è condito d'ironia e di battute, non propone una visione tragica della vita e dei sentimenti ma una più plausibile, mescolata con il grottesco della realtà senza cedere un passo in termini di coinvolgimento e commozione. Perchè nonostante tutto giri intorno alla ricerca di un figlio che non arriva mai, la procreazione riesce a non rubare la scena ai due personaggi principali (previsti in ogni inquadratura e complementari anche fisicamente) restando un'escamotage per generare tensione, avvicinamento e problemi nella coppia.
Se il cinema italiano fosse una lunga maratona con questo film Virzì e Bruni tirano la volata e staccano tutti i loro contemporanei, e proprio sul loro terreno. Tutti i santi giorni è un film in cui la storia è il rapporto tra i protagonisti, come accade nei peggiori exploit nazionali, in cui il vuoto delle espressioni non supportate da una sceneggiatura (o una regia) vaga ammollo nei silenzi (in)espressivi. Solo che appoggiandosi a tutto il proprio repertorio di varia umanità e al loro personale universo filmico (fatto di intellettuali sottoutilizzati e sottovalutati dalla società, di leggerezza anche nel dramma, di complessità in ogni figura e di una costante compenetrazione di classi e tipologie umane distanti) Virzì e Bruni riescono a girare il film che a tutti gli altri sfugge, l'odissea nel fascino misterioso di un'unione viscerale in cui l'uno salva l'altro (in questo senso l'aver tenuto per il vero finale un piccolo flashback da lacrimazione obbligatoria è una mossa da navigato maestro del melodramma).
Tutti i santi giorni è una tenera storia d'amore di Acilia, guardata con la consueta bonarietà di sguardo di Virzì e vissuta da due personaggi che si vorrebbe come amici e a cui si perdonerebbe tutto. Il risultato della ruffianeria senza essere mai ruffiani, il risultato del melodramma senza essere mai melodrammatici, entrambi raggiunti con un equilibrio di ferro, non scalfito nemmeno da qualche caduta di stile e concessione alla faciloneria (che pure ci sono) e sempre salvato dalla presenza di Thony (scelta di casting perfetta, vera cantante che canta i suoi veri pezzi, fisico da outsider, volto imperfetto da vita vera, carisma da cinema) e dall'incredibile Luca Marinelli, scoperta definitiva, già visto in La solitudine dei numeri primi e qui ancora una volta determinante. Non è più un caso, questo è il più grande talento drammatico degli ultimi anni.
Tutti i santi giorni, le recensioni. Lisa Costa per bassanonet.it
Link
Tutti i santi giorni lui lascia il lavoro alle prime luci dell’alba, prende un autobus, legge. Tutti i santi giorni lui prepara il caffè, qualcosa da mangiare e li dispone su un vassoio. Tutti i santi giorni porta la colazione a letto a lei, la sveglia elencando, come un vecchio almanacco, il santo del giorno. Tutti i santi giorni lei si sveglia felice, fa l’amore con lui e arriva in ritardo a lavoro.
Lui è ragazzo timido, gentile nei modi ed erudito nel parlare. Si è accontentato di fare il portiere di notte in un grande hotel dove ha il tempo di leggere i suoi libri in latino, nonostante la famiglia si aspetterebbe di più.
Lei è travolgente, particolare. Addetta al noleggio di auto in una grande stazione romana ha accantonato il sogno di sfondare con la sua musica dopo un passato punk/rock e canta a qualche serata nei locali.
Lui e lei si amano, di quell’amore vero nel quale si può dire tutto, che crea un mondo a sé colorato e fantastico. Ma lui e lei, Guido e Antonia, non hanno un figlio. Dopo 6 anni assieme e aver superato i 30 il problema si pone in mezzo alla loro storia portandoli a fare scelte di ogni sorta (esami, guru, fecondazione assistita) che, inevitabilmente, li metterà in crisi.
Ci sono registi che negli anni fanno sempre gli stessi film, lo stesso genere. Altri, sebbene altrettanto prolifici, riescono a lasciare qualcosa, a raccontare storie diverse e per questo ad emozionare. Paolo Virzì è tra questi, e nonostante alti e bassi nella sua filmografia, torna a raccontare in modo divertente l’amore a 30 anni, con le sue crisi, con i suoi problemi ma anche con le sue gioie. Sarebbe stato facile parlare di precarietà lavorativa, i soldi che non bastano per l’affitto o i sogni chiusi in un cassetto per un futuro assieme. Ma il regista sceglie di raccontare questa storia in modo autentico, grazie anche a degli attori poco conosciuti (Thony e Luca Marinelli) che con il loro accento stretto toscano e romano/siciliano danno naturalezza ai loro personaggi. Guido e Antonia sono infatti reali, quasi quanto la periferia romana che li circonda abitata da tamarri ingenui, cinesi alla ricerca di avventure, ginecologhe entusiaste e violenti da bar che predicano la non violenza. Questo è il loro mondo, ma insieme sono riusciti a costruire il loro spazio, fatto di crisi e di fughe, certo, ma forte come il loro amore.
Commovente e divertente allo stesso tempo, grazie a dei protagonisti unici, una musica coinvolgente e seducente, Tutti i santi giorni sembra riprendere film come Once o (500) giorni insieme trasportandoli in un Italia colorata e vera.
Tutti i santi giorni lui lascia il lavoro alle prime luci dell’alba, prende un autobus, legge. Tutti i santi giorni lui prepara il caffè, qualcosa da mangiare e li dispone su un vassoio. Tutti i santi giorni porta la colazione a letto a lei, la sveglia elencando, come un vecchio almanacco, il santo del giorno. Tutti i santi giorni lei si sveglia felice, fa l’amore con lui e arriva in ritardo a lavoro.
Lui è ragazzo timido, gentile nei modi ed erudito nel parlare. Si è accontentato di fare il portiere di notte in un grande hotel dove ha il tempo di leggere i suoi libri in latino, nonostante la famiglia si aspetterebbe di più.
Lei è travolgente, particolare. Addetta al noleggio di auto in una grande stazione romana ha accantonato il sogno di sfondare con la sua musica dopo un passato punk/rock e canta a qualche serata nei locali.
Lui e lei si amano, di quell’amore vero nel quale si può dire tutto, che crea un mondo a sé colorato e fantastico. Ma lui e lei, Guido e Antonia, non hanno un figlio. Dopo 6 anni assieme e aver superato i 30 il problema si pone in mezzo alla loro storia portandoli a fare scelte di ogni sorta (esami, guru, fecondazione assistita) che, inevitabilmente, li metterà in crisi.
Ci sono registi che negli anni fanno sempre gli stessi film, lo stesso genere. Altri, sebbene altrettanto prolifici, riescono a lasciare qualcosa, a raccontare storie diverse e per questo ad emozionare. Paolo Virzì è tra questi, e nonostante alti e bassi nella sua filmografia, torna a raccontare in modo divertente l’amore a 30 anni, con le sue crisi, con i suoi problemi ma anche con le sue gioie. Sarebbe stato facile parlare di precarietà lavorativa, i soldi che non bastano per l’affitto o i sogni chiusi in un cassetto per un futuro assieme. Ma il regista sceglie di raccontare questa storia in modo autentico, grazie anche a degli attori poco conosciuti (Thony e Luca Marinelli) che con il loro accento stretto toscano e romano/siciliano danno naturalezza ai loro personaggi. Guido e Antonia sono infatti reali, quasi quanto la periferia romana che li circonda abitata da tamarri ingenui, cinesi alla ricerca di avventure, ginecologhe entusiaste e violenti da bar che predicano la non violenza. Questo è il loro mondo, ma insieme sono riusciti a costruire il loro spazio, fatto di crisi e di fughe, certo, ma forte come il loro amore.
Commovente e divertente allo stesso tempo, grazie a dei protagonisti unici, una musica coinvolgente e seducente, Tutti i santi giorni sembra riprendere film come Once o (500) giorni insieme trasportandoli in un Italia colorata e vera.
Tutti i santi giorni, le recensioni. Filomena D'Amico su Nove.Firenze.it
Il link
Una commedia sentimentale. Un amore che nella sua normale complessità riesce a far sorridere e a intenerire, a tratti commuovere. E' uscito ieri l’ultimo film di Paolo Virzì , Tutti i Santi Giorni , liberamente ispirato al romanzo La Generazione di Simone Lenzi .
Protagonisti una coppia di trentenni, lei una siciliana fuggita via da una terra con troppo sole e una famiglia troppo ingombrante, una ribelle rockettara dalla voce dolce e malinconica, lui un ragazzo colto e di una gentilezza antica, un latinista con la passione per le vite dei santi proto cristiani, che spiega agli altri l’etimologia delle parole, praticamente un affronto alla volgarità che lo circonda.
Guido e Antonia così diversi da sembrare improbabili, eppure insieme sono un incastro perfetto, l'uno per l'altra la vera cura.
Lui lavora in hotel come portiere di notte, rinunciando senza ripensamenti a una cattedra di studi classici in America; quel lavoro in fondo gli piace, la notte e il silenzio sono il binomio ideale per leggere; lei di giorno impiegata in un autonoleggio, di sera invece cantante nei bar.
Virzì sceglie stavolta una storia "minore", in un tempo di precarietà e sbandamento come quello in cui ci troviamo a vivere c’è ansia di normalità. La ripetizione è un concetto che il nostro tempo ha frainteso prima e snobbato poi, dimenticando che invece è proprio la quotidianità che salva. Quella di Guido che ogni mattina presto, di ritorno dal lavoro prepara la colazione per Antonia. Ad ogni buongiorno, tra il caffè e i biscotti per lei, la vita di un santo. Poi fanno l’amore, ogni volta e non per abitudine ma per reitarato desiderio di vita. Quella di Antonia così autentica e folle nella sua trasgressione, eppure così fragile nella sua voglia di maternità, di tradizione, la stessa che si è lasciata alle spalle per senso di ribellione giovanile e in rapporto alla quale ora a trent’anni si sente inadeguata. Si perderanno Guido e Antonia e sapranno ritrovarsi come succede a chi vive l’amore che sa durare.
Aver scelto degli interpreti così poco conosciuti, Luca Farinelli è un attore emergente (ha recitato in La solitudine dei numeri primi) e Federica Caiozzo è alla sua prima esperienza d’attrice (lei nella vita fa davvero la cantante, il suo nome d’arte è Thony, le canzoni nel film sono le sue) oltre a costituire la cifra stilistica del film di Virzì, il suo realismo, nasconde forse anche un messaggio sociale, una speranza. Ripartire dalle cose e dalle persone vere, riscoprire le cose che contano, rischiare la normalità.
Una commedia sentimentale. Un amore che nella sua normale complessità riesce a far sorridere e a intenerire, a tratti commuovere. E' uscito ieri l’ultimo film di Paolo Virzì , Tutti i Santi Giorni , liberamente ispirato al romanzo La Generazione di Simone Lenzi .
Protagonisti una coppia di trentenni, lei una siciliana fuggita via da una terra con troppo sole e una famiglia troppo ingombrante, una ribelle rockettara dalla voce dolce e malinconica, lui un ragazzo colto e di una gentilezza antica, un latinista con la passione per le vite dei santi proto cristiani, che spiega agli altri l’etimologia delle parole, praticamente un affronto alla volgarità che lo circonda.
Guido e Antonia così diversi da sembrare improbabili, eppure insieme sono un incastro perfetto, l'uno per l'altra la vera cura.
Lui lavora in hotel come portiere di notte, rinunciando senza ripensamenti a una cattedra di studi classici in America; quel lavoro in fondo gli piace, la notte e il silenzio sono il binomio ideale per leggere; lei di giorno impiegata in un autonoleggio, di sera invece cantante nei bar.
Virzì sceglie stavolta una storia "minore", in un tempo di precarietà e sbandamento come quello in cui ci troviamo a vivere c’è ansia di normalità. La ripetizione è un concetto che il nostro tempo ha frainteso prima e snobbato poi, dimenticando che invece è proprio la quotidianità che salva. Quella di Guido che ogni mattina presto, di ritorno dal lavoro prepara la colazione per Antonia. Ad ogni buongiorno, tra il caffè e i biscotti per lei, la vita di un santo. Poi fanno l’amore, ogni volta e non per abitudine ma per reitarato desiderio di vita. Quella di Antonia così autentica e folle nella sua trasgressione, eppure così fragile nella sua voglia di maternità, di tradizione, la stessa che si è lasciata alle spalle per senso di ribellione giovanile e in rapporto alla quale ora a trent’anni si sente inadeguata. Si perderanno Guido e Antonia e sapranno ritrovarsi come succede a chi vive l’amore che sa durare.
Aver scelto degli interpreti così poco conosciuti, Luca Farinelli è un attore emergente (ha recitato in La solitudine dei numeri primi) e Federica Caiozzo è alla sua prima esperienza d’attrice (lei nella vita fa davvero la cantante, il suo nome d’arte è Thony, le canzoni nel film sono le sue) oltre a costituire la cifra stilistica del film di Virzì, il suo realismo, nasconde forse anche un messaggio sociale, una speranza. Ripartire dalle cose e dalle persone vere, riscoprire le cose che contano, rischiare la normalità.
venerdì 12 ottobre 2012
Tutti i santi giorni: la conferenza stampa
Sentiamo un po' cosa hanno da dirci il regista e gli attori del film "Tutti i santi giorni"
Tutti i santi giorni: L'Anteprima
Finalmente possiamo dare un'occhiata alle immagini dell'Anteprima di Tutti i Santi Giorni!
Buona Visione!!!
giovedì 11 ottobre 2012
Tutti i santi giorni, le recensioni. Gianluca Arnone per Libero.it
Così tenera che si taglia con un grissino. E' la love-story in
punta di piedi firmata Paolo Virzì, così vicina al minimalismo romantico
targato Sam Mendes (quello di Away We Go, ovviamente) da adombrare il plagio. Non lo è ed è un peccato. Perché Tutti i santi giorni
sono buoni finchè il regista livornese riesce a mantenere - la prima
ora, minuto più minuto meno - un registro tonale degno di un sussurro,
intimo come una sonata di Schumann. D'altra parte di sonate abbonda il
film, con la bella scoperta Thony (musicista indipendente di origini
siciliane) che, prova convincente a parte, regala al film - e a noi -un
repertorio di ballate a metà strada tra Jony Mitchell e Norah Jones.
Arrivano come carezze.
Thony è Antonia, Luca Marinelli - una conferma - Guido. Sono giovani, carini e innamorati: lui, portiere di notte in un albergo romano a 4 stelle, ragazzo timido ed erudito (soprannome: Guidipedia), esperto in letteratura protocristiana, tanto da meritare le avances di prestigiose università americane; lei, cantautrice dalle spiccate qualità di scrittura e una voce cristallina, costretta a lavorare in un autonoleggio sulla Tiburtina. Due degli innumerevoli talenti sprecati di Italia nostra; due anime belle che, nonostante l'impossibilità di procreare, si tengono e si amano l'un l'altra con complicità, semplicità, tutti (e nonostante tutto) i santi giorni.
Il resto è periferico: c'é Acilia - dove la coppia tiene nido - con tutto il suo reticolato umano di casette a schiera con giardino, sciampiste e ultrà travestiti da mariti; le famiglie: quella di lui è toscana, naturalmente perbene, rassicurante come una minestra calda sul tavolo; quella di lei è folklore e nervi, cuore in mano e spada pronta, un piccolo plotone ammaccato dalle logoranti guerre di ogni giorno. Sicula credibilmente. E c'é il contorno di caratteristi e navigati attori di teatro, alcuni preziosi, altri sbagliati: avventori e bulli da bar, ospiti molesti e ginecologi maldestri, rockettari bruciati e cani fedeli. Quindi Roma: quella delle cupole e quella dell'Atac, suggestiva e indisponente. Tasselli che compongono uno sfondo non sempre coeso, non del tutto originale, trascurabile come i sottotesti politici e bioetici (parentetici, che altro?).
Thony è Antonia, Luca Marinelli - una conferma - Guido. Sono giovani, carini e innamorati: lui, portiere di notte in un albergo romano a 4 stelle, ragazzo timido ed erudito (soprannome: Guidipedia), esperto in letteratura protocristiana, tanto da meritare le avances di prestigiose università americane; lei, cantautrice dalle spiccate qualità di scrittura e una voce cristallina, costretta a lavorare in un autonoleggio sulla Tiburtina. Due degli innumerevoli talenti sprecati di Italia nostra; due anime belle che, nonostante l'impossibilità di procreare, si tengono e si amano l'un l'altra con complicità, semplicità, tutti (e nonostante tutto) i santi giorni.
Il resto è periferico: c'é Acilia - dove la coppia tiene nido - con tutto il suo reticolato umano di casette a schiera con giardino, sciampiste e ultrà travestiti da mariti; le famiglie: quella di lui è toscana, naturalmente perbene, rassicurante come una minestra calda sul tavolo; quella di lei è folklore e nervi, cuore in mano e spada pronta, un piccolo plotone ammaccato dalle logoranti guerre di ogni giorno. Sicula credibilmente. E c'é il contorno di caratteristi e navigati attori di teatro, alcuni preziosi, altri sbagliati: avventori e bulli da bar, ospiti molesti e ginecologi maldestri, rockettari bruciati e cani fedeli. Quindi Roma: quella delle cupole e quella dell'Atac, suggestiva e indisponente. Tasselli che compongono uno sfondo non sempre coeso, non del tutto originale, trascurabile come i sottotesti politici e bioetici (parentetici, che altro?).
Perchè al centro restano loro due,
figli senza padri e sposi senza figli. Che si amino è quasi inevitabile.
Che debbano lasciarsi e riprendersi e "tradirsi" nelle tipiche gag da
commedia nostrana lo sarebbe meno. Vizio del cinema italiano che non si
fida ancora di se stesso, e del pubblico.
E' il peccato di un film comunque controcorrente, inedito, che sarebbe stato migliore se fosse rimasto fino in fondo com'era: modesto (nel senso buono), intimo, innamorato. Come il romanzo da cui è tratto (la generazione di Simone Lenzi). Se solo Virzì si fosse affidato a lui fidandosi un po' meno di se stesso.
E' il peccato di un film comunque controcorrente, inedito, che sarebbe stato migliore se fosse rimasto fino in fondo com'era: modesto (nel senso buono), intimo, innamorato. Come il romanzo da cui è tratto (la generazione di Simone Lenzi). Se solo Virzì si fosse affidato a lui fidandosi un po' meno di se stesso.
La scheda di Paolo Virzì su la Repubblica Trovacinema
Livornese, nato il 4 marzo 1964, Paolo Virzì è sicuramente l'autore che
ha meglio interpretato l'eredità della commedia all'italiana.
Dopo aver frequentato a Roma il corso di sceneggiatura di Furio Scarpelli al Centro Sperimentale di Cinematografia, Virzì collabora alla stesura di numerosi script, lavorando con Montaldo, Salvatores, Farina e Giannarelli. L'esordio dietro la macchina da presa risale invece al 1994, con La bella vita, presentato con successo alla Mostra di Venezia. Il film, interpretato da Massimo Ghini e Sabrina Ferilli, racconta di un complicato triangolo sentimentale e offre uno spaccato piuttosto realistico di vita quotidiana in un piccolo centro dell'Italia di oggi. L'anno successivo il regista toscano ripete il successo del film precedente con Ferie d'agosto, storia della difficile convivenza di un gruppo di amici in vacanza sull'isola di Ventotene, che guadagna il David di Donatello per il miglior film.
Nel 1997, con un cast di giovanissimi attori tra cui spicca l'emergente Claudia Pandolfi, Paolo Virzì dirige Ovosodo, uno dei film italiani di maggior successo della stagione e Gran Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia.
Dopo Baci e abbracci (1999), Virzì torna al Lido ancora una volta nel 2002 con My name is Tanino, la storia di un giovane siciliano che parte alla rincorsa del sogno americano, accolto dagli applausi del pubblico e della critica. E' la volta poi di una nuova commedia, ambientata a Roma, ormai oatria adottiva di Virzi: Caterina va in città (2003). Nel 2006 torna invece nella sua Toscana per girare all'isola dElba N - Io e Napoleone, commedia in costume sull'esilio dell'imperatore nell'isola dell'arcipelago toscano. Nel 2008 gira invece la commedia di successo Tutta la vita davanti, sull'Italia dei call center. Galeotto il set, dove conosce la giovane attrice Micaela Ramazzotti, con la quale andrà all'altare nel gennaio del 2009.
Dopo aver frequentato a Roma il corso di sceneggiatura di Furio Scarpelli al Centro Sperimentale di Cinematografia, Virzì collabora alla stesura di numerosi script, lavorando con Montaldo, Salvatores, Farina e Giannarelli. L'esordio dietro la macchina da presa risale invece al 1994, con La bella vita, presentato con successo alla Mostra di Venezia. Il film, interpretato da Massimo Ghini e Sabrina Ferilli, racconta di un complicato triangolo sentimentale e offre uno spaccato piuttosto realistico di vita quotidiana in un piccolo centro dell'Italia di oggi. L'anno successivo il regista toscano ripete il successo del film precedente con Ferie d'agosto, storia della difficile convivenza di un gruppo di amici in vacanza sull'isola di Ventotene, che guadagna il David di Donatello per il miglior film.
Nel 1997, con un cast di giovanissimi attori tra cui spicca l'emergente Claudia Pandolfi, Paolo Virzì dirige Ovosodo, uno dei film italiani di maggior successo della stagione e Gran Premio Speciale della Giuria alla Mostra del Cinema di Venezia.
Dopo Baci e abbracci (1999), Virzì torna al Lido ancora una volta nel 2002 con My name is Tanino, la storia di un giovane siciliano che parte alla rincorsa del sogno americano, accolto dagli applausi del pubblico e della critica. E' la volta poi di una nuova commedia, ambientata a Roma, ormai oatria adottiva di Virzi: Caterina va in città (2003). Nel 2006 torna invece nella sua Toscana per girare all'isola dElba N - Io e Napoleone, commedia in costume sull'esilio dell'imperatore nell'isola dell'arcipelago toscano. Nel 2008 gira invece la commedia di successo Tutta la vita davanti, sull'Italia dei call center. Galeotto il set, dove conosce la giovane attrice Micaela Ramazzotti, con la quale andrà all'altare nel gennaio del 2009.
Tutti i santi giorni, le recensioni. Paolo D'Agostini per Repubblica Trovacinema
Il link
La commedia di Virzì guarda a Hollywood
Una strana coppia di
trentenni prova ad avere un figlio in “Tutti i santi giorni”, il nuovo
film del regista livornese. Irresistibili i due protagonisti, Thony e
Luca Marinelli
Luca Marinelli e Thony nel film "Tutti i santi giorni"
Guido e Antonia non potrebbero essere più distanti e diversi. I due caratteri sono ben definiti (consueto tocco del duo Virzì-Bruni cui si aggiunge Simone Lenzi autore del romanzo “La generazione” che è fonte di libera ispirazione). Guido, di famiglia deliziosamente liberale, raffinata e colta con raffinato e sobrio casale in Val d’Orcia, ha scelto di fare il portiere notturno di hotel, di avere tempo, e di coltivare le sue passioni intellettuali (i martiri protocristiani; ogni mattina serve la colazione all’amata raccontandole il santo del giorno) senza finalizzazioni di carriera pur avendo le carte per mirare in alto, poi è timidissimo, soavemente pedante e parla come un libro stampato. Antonia, al contrario irruenta, parolacciara e in rotta con la famiglia siciliana, è cantautrice e prima dell’incontro con Guido (prologo che il film ci mostrerà invece alla fine) ha condotto vita dissipata, ora sia pur detestandolo ha un lavoro presso una compagnia di noleggio auto. La scintilla d’amore ha fatto il miracolo ma quando i due, poco più che trentenni, decidono di avere un figlio si accorgono di non riuscirci.
Traversie, entusiasmi, risvolti buffi, abbattimenti, eroismi autolesionisti del mite Guido in difesa della sua donna, rottura apparentemente insanabile, epilogo come deve essere ma non senza retrogusto amaro.
Per “Tutti i santi giorni” il regista ha voluto due interpreti poco o nulla conosciuti. Luca Marinelli ha formazione e importanti esperienze teatrali, due precedenti al cinema (“La solitudine dei numeri primi” e il debutto di Gipi “L’ultimo terrestre”) ed è nel cast del nuovo Sorrentino in arrivo. Federica Victoria Caiozzo in arte Thony scrive e interpreta davvero canzoni in lingua inglese e il suo personaggio rispecchia parecchio di lei, ma è del tutto nuova alla recitazione. Eppure sembra che ci sia nata su un set.
Tutti i santi giorni, le recensioni. Luca Marra per it.ibtimes.com
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Il nuovo lavoro di Virzì è una commedia sincera intima sulla vita di due giovani ragazzi e la loro voglio di combattere per l'amore e la vita. Tutti i santi giorni.
Il nuovo lavoro di Virzì è una commedia sincera intima sulla vita di due giovani ragazzi e la loro voglio di combattere per l'amore e la vita. Tutti i santi giorni.
I protagonisti di "Tutti i santi giorni": da sinistra Thony e Luca Marinelli
C'è un portiere di notte, Guido, che sa tutto sui santi ed è un
grandissimo studioso della cultura classica. Capelli lunghi, sguardo
timido e stralunato, educato all'inverosimile. Tornato da lavoro, ogni
giorno Guido saluta Antonia, la sua ragazza, spigliata, siciliana con un
talento da musicista, pronta per il lavoro all'autonoleggio. I due
prendono il caffè e fanno l'amore, tutti i santi giorni, finché i
tentativi di un figlio che non arriva e la forza della vita non li
metteranno alla prova.
Paolo Virzì adatta il romanzo di Simone Lenzi, La generazione, con i suoi stilemi del mestiere: il racconto di gioventù, l'originale ironia, i comprimari incisivi (stavolta tocca ai medici), l'uso del livornese con la celebre espressione "a modino" e soprattutto una grande voglia d'umanità attraverso la lente cinematografica della commedia agrodolce. C'è un rischio concreto dunque che Virzi tenda un poco all'autoripetizione di tempi e modi del suo cinema ma con una certa grazia, il regista livornese evita la copia dei suoi lavori precedenti come Tutta la vita davanti.
Complice la forza di due attori azzeccati, Luca Marinelli, grande volto e mimica, e Thony, cantante emergente, autrice delle musiche e calzatissima nel ruolo di Antonia, Tutti i santi giorni diventa un bel racconto in immagini e sensazioni di una donna che "si sente scaduta" poco dopo i trenta e del suo uomo dolce e innamorato con una grande voglia di supportare la sua ragazza, lunare ed estroversa. Nonostante la formula collaudata del suo racconto, Virzì, che ha scritto il film con Francesco Bruni e lo stesso Lenzi, dà grande originalità alla routine precaria di due giovani oggi. Ai tempi della crisi economica e sociale è un po' più difficile essere ragazzi, padri e madri esordienti e la tanta sincerità e leggerezza del racconto di vita di Tutti i santi giorni promuove la pellicola: una convinta e sentita storia di speranze e intimità di una generazione italiana e giovane che, nonostante tutto, cerca il suo posto nel mondo.
Paolo Virzì adatta il romanzo di Simone Lenzi, La generazione, con i suoi stilemi del mestiere: il racconto di gioventù, l'originale ironia, i comprimari incisivi (stavolta tocca ai medici), l'uso del livornese con la celebre espressione "a modino" e soprattutto una grande voglia d'umanità attraverso la lente cinematografica della commedia agrodolce. C'è un rischio concreto dunque che Virzi tenda un poco all'autoripetizione di tempi e modi del suo cinema ma con una certa grazia, il regista livornese evita la copia dei suoi lavori precedenti come Tutta la vita davanti.
Complice la forza di due attori azzeccati, Luca Marinelli, grande volto e mimica, e Thony, cantante emergente, autrice delle musiche e calzatissima nel ruolo di Antonia, Tutti i santi giorni diventa un bel racconto in immagini e sensazioni di una donna che "si sente scaduta" poco dopo i trenta e del suo uomo dolce e innamorato con una grande voglia di supportare la sua ragazza, lunare ed estroversa. Nonostante la formula collaudata del suo racconto, Virzì, che ha scritto il film con Francesco Bruni e lo stesso Lenzi, dà grande originalità alla routine precaria di due giovani oggi. Ai tempi della crisi economica e sociale è un po' più difficile essere ragazzi, padri e madri esordienti e la tanta sincerità e leggerezza del racconto di vita di Tutti i santi giorni promuove la pellicola: una convinta e sentita storia di speranze e intimità di una generazione italiana e giovane che, nonostante tutto, cerca il suo posto nel mondo.
Tutti i santi giorni, le recensioni. Serena Nannelli per Il Giornale
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Il film del weekend: "Tutti i santi giorni"
Una commedia semplice, divertente e necessaria che sussurra, con grazia, istruzioni di felicità quotidiana ai tempi della crisi
Una commedia semplice, divertente e necessaria che sussurra, con grazia, istruzioni di felicità quotidiana ai tempi della crisi
Paolo
Virzì abbandona la vena caustica con cui ha spesso ritratto i vizi
italici e ci regala una commedia alla riscoperta delle gioie piccole ma
fondamentali dell'unico vero bene-rifugio nell'era dell'austerity:
l'amore.
Guido e Antonia convivono in un bilocale alla periferia di Roma.
Hanno due caratteri e due background opposti, così come il loro orario
di lavoro; lui, pacifico e molto colto, fa il portiere di notte in un
hotel e lei, sanguigna e di un'ignoranza fiera, lavora in un
autonoleggio di giorno e si esibisce come cantautrice in beceri pub la
sera. Il loro quotidiano volersi bene è messo a dura prova quando
scoprono di avere difficoltà a procreare.
Non è un film sulla ricerca di un figlio e sulla fecondazione assistita; il problema della fertilità è solo il pretesto per raccontare la complicità con cui i protagonisti affrontano gli ostacoli e superano le incomprensioni.
"Tutti i santi giorni" non ha una trama vera e propria, è piuttosto un'incursione discreta nella vita e nelle abitudini di una coppia assortita in maniera eccentrica: un anacronistico cavaliere dell'amor cortese e un'indomita bisbetica. La particolarità di Guido e Antonia è sbarcare con inusitata grazia proprio questi tempi disgraziati e farlo mediante risorse imperiture come il sostegno reciproco, un personale interesse culturale (le letture dei classici antichi per lui, la musica per lei), l'amore e l'attenzione alle piccole gioie quotidiane.
Questi due trentenni hanno un approccio pulito alla vita come quello di chi vi si affaccia ogni giorno con rinnovato incanto pur nelle identiche condizioni, perché la sicurezza cui si aggrappano non è quella degli oggetti ma quella di alcuni piccoli riti quotidiani che regalano complicità. Conservano tratti quasi infantili ma, come pochi adulti, hanno saputo affrancarsi dalle proprie radici familiari e dalle aspettative genitoriali così come dai desiderata imposti dalla società. Pacificati con i loro impieghi modesti, non passano la vita a recriminare di non avere quanto meritano. Hanno l'ambizione di colmare bisogni primari come amare ed essere amati, aspirazioni come quella di avere un bambino piuttosto che l'auto nuova o un lavoro meglio retribuito. Insomma, sanno essere felici in un'epoca d'insoddisfatti cronici e in questo sono due rivoluzionari come solo le anime pure sanno essere.
Virzì dipinge un piccolo romanzo di periferia. Anche se molti già parlano di film di disimpegno solo perché privo di alcune allusioni politicamente militanti care al regista, quest'opera è in realtà un dono disinteressato di levità e risorse psicologiche, mai tanto utili, necessarie e prive di bandiere.
Questa pellicola è insomma uno spiraglio di autenticità e un invito potente a contare le benedizioni che sono a nostra disposizione tutti i santi giorni; una divertente agiografia del quotidiano da tenere stretta per avere il cuore al caldo durante la fredda stagione della crisi economica.
Non è un film sulla ricerca di un figlio e sulla fecondazione assistita; il problema della fertilità è solo il pretesto per raccontare la complicità con cui i protagonisti affrontano gli ostacoli e superano le incomprensioni.
"Tutti i santi giorni" non ha una trama vera e propria, è piuttosto un'incursione discreta nella vita e nelle abitudini di una coppia assortita in maniera eccentrica: un anacronistico cavaliere dell'amor cortese e un'indomita bisbetica. La particolarità di Guido e Antonia è sbarcare con inusitata grazia proprio questi tempi disgraziati e farlo mediante risorse imperiture come il sostegno reciproco, un personale interesse culturale (le letture dei classici antichi per lui, la musica per lei), l'amore e l'attenzione alle piccole gioie quotidiane.
Questi due trentenni hanno un approccio pulito alla vita come quello di chi vi si affaccia ogni giorno con rinnovato incanto pur nelle identiche condizioni, perché la sicurezza cui si aggrappano non è quella degli oggetti ma quella di alcuni piccoli riti quotidiani che regalano complicità. Conservano tratti quasi infantili ma, come pochi adulti, hanno saputo affrancarsi dalle proprie radici familiari e dalle aspettative genitoriali così come dai desiderata imposti dalla società. Pacificati con i loro impieghi modesti, non passano la vita a recriminare di non avere quanto meritano. Hanno l'ambizione di colmare bisogni primari come amare ed essere amati, aspirazioni come quella di avere un bambino piuttosto che l'auto nuova o un lavoro meglio retribuito. Insomma, sanno essere felici in un'epoca d'insoddisfatti cronici e in questo sono due rivoluzionari come solo le anime pure sanno essere.
Virzì dipinge un piccolo romanzo di periferia. Anche se molti già parlano di film di disimpegno solo perché privo di alcune allusioni politicamente militanti care al regista, quest'opera è in realtà un dono disinteressato di levità e risorse psicologiche, mai tanto utili, necessarie e prive di bandiere.
Questa pellicola è insomma uno spiraglio di autenticità e un invito potente a contare le benedizioni che sono a nostra disposizione tutti i santi giorni; una divertente agiografia del quotidiano da tenere stretta per avere il cuore al caldo durante la fredda stagione della crisi economica.
Tutti i santi giorni, le recensioni. Comingsoon.it
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Guido è timido, riservato, coltissimo. Antonia irrequieta, permalosa e orgogliosamente ignorante. Lui portiere di notte appassionato di lingue antiche e di santi. Lei aspirante cantante e impiegata in un autonoleggio. Si vedono solo la mattina presto quando Guido torna dal lavoro e la sveglia con la colazione. E tutti i santi giorni si amano. Sono i protagonisti di una divertente e romantica storia d'amore vissuta in una metropoli complicata come Roma, con dei vicini di casa rozzi, allegri e disperati e alle spalle due famiglie d'origine che non potrebbero essere più distanti. Un amore che sembra indistruttibile, finché il pensiero ostinato di un figlio che non viene non mette in moto conseguenze imprevedibili.
USCITA CINEMA: 11/10/2012
GENERE: Commedia
REGIA: Paolo Virzì
SCENEGGIATURA: Francesco Bruni, Simone Lenzi, Paolo Virzì
ATTORI:
Luca Marinelli, Federica Victoria Caiozzo, Micol Azzurro, Claudio Pallitto, Stefania Felicioli, Franco Gargia, Giovanni La Parola, Mimma Pirrè, Fabio Gismondi, Benedetta Barzini, Katie Mcgovern, Frank Crudele
FOTOGRAFIA: Vladan Radovic
MONTAGGIO: Cecilia Zanuso
MUSICHE: Federica Victoria Caiozzo
PRODUZIONE: Motorino Amaranto con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: Italia 2012
DURATA: 102 Min
FORMATO: Colore
SOGGETTO: Liberamente ispirata al romanzo LA GENERAZIONE di SIMONE LENZI - Dalai edi
Guido è timido, riservato, coltissimo. Antonia irrequieta, permalosa e orgogliosamente ignorante. Lui portiere di notte appassionato di lingue antiche e di santi. Lei aspirante cantante e impiegata in un autonoleggio. Si vedono solo la mattina presto quando Guido torna dal lavoro e la sveglia con la colazione. E tutti i santi giorni si amano. Sono i protagonisti di una divertente e romantica storia d'amore vissuta in una metropoli complicata come Roma, con dei vicini di casa rozzi, allegri e disperati e alle spalle due famiglie d'origine che non potrebbero essere più distanti. Un amore che sembra indistruttibile, finché il pensiero ostinato di un figlio che non viene non mette in moto conseguenze imprevedibili.
USCITA CINEMA: 11/10/2012
GENERE: Commedia
REGIA: Paolo Virzì
SCENEGGIATURA: Francesco Bruni, Simone Lenzi, Paolo Virzì
ATTORI:
Luca Marinelli, Federica Victoria Caiozzo, Micol Azzurro, Claudio Pallitto, Stefania Felicioli, Franco Gargia, Giovanni La Parola, Mimma Pirrè, Fabio Gismondi, Benedetta Barzini, Katie Mcgovern, Frank Crudele
FOTOGRAFIA: Vladan Radovic
MONTAGGIO: Cecilia Zanuso
MUSICHE: Federica Victoria Caiozzo
PRODUZIONE: Motorino Amaranto con Rai Cinema
DISTRIBUZIONE: 01 Distribution
PAESE: Italia 2012
DURATA: 102 Min
FORMATO: Colore
SOGGETTO: Liberamente ispirata al romanzo LA GENERAZIONE di SIMONE LENZI - Dalai edi
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